BIOT, DOVE L’ESTATE NON FINISCE

 

Il tempo delle vacanze è terminato, da settembre si è tornati al lavoro e a scuola. La nostalgia delle località dove avete trascorso le vacanze estive è ancora nei vostri occhi, e tornare alla normalità sembra assai difficile. Se poi avete trascorso le vacanze in Provenza-Alpi-Costa Azzurra, sicuramente ci avete lasciato il cuore.

Il rimedio alla nostalgia è ritornare in quei posti incantevoli, anche solo per qualche giorno, per conoscere meglio questa regione che ha ben altro da offrire, oltre alle sue spiagge invidiate in tutto il mondo.

L’autunno, infatti, è una delle stagioni più adatte per visitarla: il clima ancora tiepido, l’aria fresca e limpida e i paesaggi dalle tonalità calde del giallo e dell’arancione tipiche di questo periodo fanno della regione Provenza-Alpi-Costa Azzurra una delle mete più interessanti per un fine settimana di relax o per un urban tour, viste le distanze ridotte tra un centro e l’altro.

Per il soggiorno abbiamo scelto Biot, il magico villaggio nell’entroterra della Costa Azzurra, 20 minuti d’auto da Antibes. Un borgo verde con splendidi sentieri escursionisti nei dintorni tra pineta e macchia mediterranea all’interno del Parco della Brague, noto a livello internazionale per il vetro. Dal 1956, infatti, è il punto di riferimento per la lavorazione del vetro a bolle: una tecnica messa a punto dall'ingegnere Éloi Monod, che l'ha trasmessa a tutta una generazione di artigiani e artisti presenti con numerose vetrerie. Ma a Biot non ci sono solo vetrerie bensì atelier artistici di ogni tipo. Pittori, scultori, disegnatori, ceramisti, gioiellieri, orafi, pellettieri, fotografi: tutti esercitano la loro passione in questo autentico villaggio provenzale, perfetto per ispirare la creatività, ma anche per giornate di relax tra negozietti e gallerie d’arte, bistrot all’aperto e musei.

Musei veramente imperdibili: Museo della storia e della ceramica, ricavato nell’antica cappella dei Penitenti Bianchi restaurata; l’Ecomuseo del vetro, sito all’interno delle Verrerie de Biot, che rende omaggio alla tradizione del vetro soffiato e, in particolare, a quella del vetro a bolle e il Museo Nazionale Fernand Léger, uno degli artisti più celebri a Biot, ospitato in un grande edificio moderno. E proprio in questo accogliente museo ogni anno si svolgono importanti mostre temporanee.

Quest’anno, fino al 30 maggio 2022, i visitatori possono ammirare Le Transport des Forces, un grande dipinto da Fernand Léger, vera e propria esaltazione dell'armoniosa alleanza tra creatività artistica e innovazione tecnologica, realizzato nel 1937, in occasione dell'Esposizione Internazionale delle Arti e delle Tecniche di Parigi, commissionato dallo Stato e originariamente destinato a decorare il Palais de la Découverte.

Per soste golose tra cibo veg e quello biologico anche ottimi indirizzi d’antan tra cui troneggia il ristorante dell’Hôtel Les Arcades, una locanda d’antan, a conduzione familiare, con bar-tabaccheria all’ingresso, camere con arredi personalizzati, un bar e un ristorante di cucina tipica che unisce miliardari e giovani studenti, famiglie al completo o turisti di passaggio proponendo piatti come la zuppa al pesto, l’omelette ai carciofi, i ravioli della casa, i fiori di zucchine farcite, il coniglio alle olive, la zuppa di pesce all’aglio, il gratin di melanzane, la salade niçoise........Ma non solo.

André Dédé Brothier, così si chiama il proprietario, è sempre felice di guidare l’ospite nella conoscenza della sua sorprendente collezione di opere d’arte che lui ha messo insieme proprio lì, sotto le cucine, in una sorta di grande cantina che farebbe la gioia e la fortuna delle più belle gallerie d’arte di Nizza, Cannes o Saint Tropez. Come mai? Ce lo spiega la moglie Mimì Brothier: “È la casa in cui sono nata e cresciuta. Negli anni Sessanta passavano per Biot artisti come Picasso, Léger, Vasarely e tanti altri: si fermavano alla porta attirati dal profumo proveniente dalla cucina. Mi chiedevano di potere mangiare e io offrivo loro sempre qualcosa. In cambio mi lasciavano alcune loro opere. Molti non erano affatto conosciuti all’epoca e sarebbero diventati famosi più tardi”.

Sempre sulla place des Arcades, cuore pulsante del villaggio, non perdete la gioia di aggirarvi tra le profumate e colorate bancarelle del Mercato degli Agricoltori, dove si celebra al meglio l'amore per il cibo con prodotti a Km0.

Per un vacanza top vi attende il Beachcomber French Riviera, l’unico in Europa a portare il marchio di una nota catena di hotel di lusso dell’isola di Mauritius il cui payoff è “l’arte dello sport”. Frequentato da tennisti anche professionisti, propone 34 campi in sintetico e in terra battuta, con ben 10 illuminati e 8 al coperto.
Ci sono anche 4 campi da padel, decisamente lo sport del momento, che, praticato a congrua distanza dal compagno e dagli avversari, garantisce il distanziamento sociale, una sala fitness da 200 metri quadrati, un campo multisport, una piscina interna e una esterna, non a caso a forma di racchetta, e una bella Spa.

Info:

- Biot Turismo: Tel.: 04 93 65 78 00, Fax: 04 93 65 78 04E-Mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.www.biot-tourisme.com.

- https://it.france.fr/it

 

facebooktwitterinsta