BIOT, OLTRE LA COSTA AZZURRA

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Una delle regioni più incantevoli del sud della Francia e più apprezzate dell’Europa è sicuramente la Provenza-Alpi-Costa Azzurra, sinonimo non solo di spiagge vissute tra mondanità e lusso, ma anche entroterra da scoprire tra natura incontaminata, splendidi borghi dal fascino senza tempo con case in pietra e davanzali adorni di fiori variopinti, città d’arte, stradine silenziose che raccontano la douceur de vivre locale e la passione per le tradizioni, nonché eccellente gastronomia e piccoli negozietti dove saziare la propria voglia di souvenir.

Un luogo magico che ha incantato grandi artisti, come Picasso, Van Gogh o Cézanne, che non solo lo immortalarono nelle loro tele, ma decisero di viverci parecchio tempo. Una provincia che mette insieme le acque turchesi, limpide e cristalline del Mediterraneo e la quiete dell'entroterra, ideale per un turismo green & blu, soprattutto in estate, quando, al mattino, si può prendere la tintarella o fare un tuffo e nel pomeriggio andare alla scoperta di uno dei tanti splendidi borghi, molti dei quali annoverati tra i più belli di Francia.

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Noi abbiamo deciso di trascorrere così il nostro ultimo fine settimana e la scenografica Grande Plage, la spiaggia di sabbia di Juan les Pins, la località balneare celebre in tutto il mondo per avere “inventato” negli anni ’20 la stagione estiva, è stata la meta del nostro primo tuffo di stagione.

Biot, suggerita da un caro amico francese, invece, la meta del nostro soggiorno nell'entroterra. Arroccato su una collina a pochi chilometri dalla costa, fra i paesaggi verdeggianti del Parco della Brague, 480 ettari di panorami mediterranei di rara bellezza, è uno scenario perfetto per vacanze a due passi dal mare, un indirizzo giusto per passeggiare senza una meta precisa tra le sue affascinanti stradine strette e acciottolate piene di ristorantini e piccole piazze ombreggiate da platani; sostare ai tavoli all’aperto dei numerosi bistrot sorseggiando un Pastis, l'aperitivo tipico della Provenza a base di anice; lasciarsi incantare dai numerosi atelier di giovani artisti o dai rigattieri che ne fanno una delle migliori destinazioni per lo shopping della Costa Azzurra; dar prova del proprio talento a pétanque nel campo di bocce all'ingresso del villaggio, fare un pit stop goloso in una delle tante tavole che propongono cucina locale, la famosa cuisine du soleil colorata e ricca di ortaggi e frutta, pesce e frutti di mare, olio di oliva, aglio ed erbe aromatiche che si trasformano in prelibati piatti ai quali sarà difficile dire di no; instagrammare la bella Place des Arcades, l'antico cuore della Città Vecchia, prima colonizzata dai Cavalieri Templari e poi dagli Ospitalieri di San Giovanni di Gerusalemme anche se forse solo pennello e tavolozza renderebbero giustizia alla sua bellezza.

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Un borgo riconosciuto, nel 2004, come uno dei "100 Plus Beaux Détours de France", ma anche un borgo dal passato prestigioso. Inizialmente castrum romano, poi sede, per poco più di un secolo, di una Commenda dei Templari, cui succedettero i Cavalieri di Malta. Basta osservare bene durante una passeggiata per scoprire ancora qualche croce incisa qua e là sui muri oltre a diversi mosaici antichi. Nel 1387 il paese fu distrutto dalla guerra e la popolazione, falciata dalla peste, lo abbandonò. Ricostruito, nel 1470, da famiglie liguri, originarie di Oneglia, divenne, grazie al terreno circostante ricco di sabbia e argilla di qualità, un importante centro di produzione della terracotta, specialmente grandi giare per la conservazione dell'olio e del vino. Dopo l'introduzione dei recipienti in metallo, anche se gli artigiani locali erano passati dal pratico al decorativo imparando a creare brocche, barattoli e vasi di straordinaria bellezza, Biot conobbero un graduale declino, ma l'attività fu presto rimpiazzata dalla produzione di vetri artistici e artigianali. Artisti vetrai giunsero qui da ogni dove ed aprirono i loro coloratissimi atelier dando vita ad una delle eccellenze locali famosa in tutto il mondo: il vetro “bullé” la cui caratteristica unica nel suo genere è data da microscopiche bolle che si creano al suo interno.

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Anche oggi nei dintorni di Biot laboratori di maestri vetrai creano da un magma informe e rovente oggetti cristallini variopinti dalle forme perfette che vanno da scenografiche sculture, spesso posizionate negli hotel più lussuosi ed esclusivi della Costa, a oggetti di uso quotidiano come piatti, bicchieri e vasi, ideali per un raffinato souvenir o un perfetto cadeau per gli amici al rientro in città. Imperdibile una visita alla Verrerie Pierini, ambientata in un frantoio del XV secolo che ospita atelier, galleria d’arte e showroom. L'atelier appartiene a padre e figlio: il padre, Robert Pierini, ha ridato, negli anni Ottanta del secolo scorso, il posto d’onore che spettava all’arte del vetro soffiato ed è considerato uno tra i più importanti Maestri vetrai francesi, Antoine, il figlio, cresciuto in stretto contatto con questa esperienza alchemica affascinante, mediante la quale con la forza del fuoco, la potenza del fiato e la maestria della mente e delle mani, nascono modelli, colori e spessori sempre diversi continua con grande successo la tradizione di famiglia tanto che le sue sculture sono protagoniste di esposizioni internazionali e si trovano nei musei e nelle collezioni private di tutto il mondo. Quest'estate Antoine è presente con la sua mostra, "En rêvant la Méditerranée", a Beaulieu-sur-Mer, a Villa Kérylos, uno spettacolare edificio che ricorda una dimora signorile della Grecia antica, costruita davanti ad un panorama mozzafiato come il Mediterraneo della Costa Azzurra, dove regala, ispirato dall'antica Grecia e dal Mediterraneo di Albert Camus, un viaggio attraverso il mare ed il tempo con le sue anfore di vetro colorato, intere o frammentate, che convivono in perfetta armonia con quelle antiche, ricoperte di concreazioni millenarie e testimoni di naufragi su un mare rimasto indomito.

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Tanti i visitatori che si sono innamorati di Biot. Dal re del Belgio che si trasferì in una villa alle porte del paese, all’illustratore Raymond Peynet, l'autore dei celeberrimi "fidanzatini", che scelse di vivere nel centro storico, nella casa vive ancora la figlia, l'artista svedese Hans Hedberg, noto per le sue enormi ceramiche a forma di frutta dalle dimensioni stravaganti e il pittore Fernand Léger, a cui è dedicato, subito fuori dall'abitato, un museo, il Musée national Fernand Léger, il più importante museo intitolato al pittore cubista, impreziosito da due grandi, bellissimi mosaici posti all'esterno dell'edificio, realizzati dopo la sua morte riprendendone i progetti.

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Nel museo, oltre alle quasi 350 opere, dono dello Stato e della vedova dell'artista, vengono allestite mostre temporanee. Dall'11 giugno al 19 settembre 2022 va in scena "Fernand Léger e il cinema", un'interessante esposizione che esplora in modo esauriente e completamente nuovo i rapporti forti, duraturi e fruttuosi che il pittore ha mantenuto durante il suo lavoro con la settima arte.

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Biot è anche vacanza attiva. Numerosi i percorsi a piedi nelle vicinanze del villaggio. Un must il Parco della Brague, lungo l’omonimo fiume, un vero paradiso di verde e di freschezza con un magnifico percorso di 9 km, dove immergersi nei suoni cristallini delle bellissime cascate.

Gli amanti del golf trovano invece qui alcuni campi di culto quali il Golf Bastide du Roy, 18 buche ai piedi del villaggio con un percorso accessibile anche ai principianti, ma con una pendenza in grado di impegnare anche i più esperti e il Provençal Golf nel cuore di Sophia Antipolis, la Silicon Valley francese, fondata nel 1969 dallo scienziato Pierre Laffitte che ospita oggi circa 40mila lavoratori e quasi 2500 aziende.

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Interessante anche il calendario degli appuntamenti che rallegreranno e coinvolgeranno tutta l'estate dei quali potrete avere notizie rivolgendovi all'efficiente Ufficio del Turismo, all'ingresso del paese. Eccone alcuni:

- 39° Festival delle Ore Musicali Di Biot

I concerti si svolgono nella chiesa Sainte-Marie-Madeleine. Navetta gratuita le sere dei concerti, dal parcheggio della Fontanette.

- Mostra "Bas les masques" A 6 mani Jean Paul Van Lith, Vincent e Romain Buffile

Dal 17/06 al 02/10/2022 dalle 14 alle 18. Chiuso lunedì e martedì. 9, rue Saint-Sébastien
- La Biot de jazz

8/9/10 agosto Jardin Frédéric Mistral

- Les Nocturnes d'Art

Tutti i giovedì dal 21 luglio al 18 agosto. Più di 20 artisti trasformano il villaggio in una galleria d'arte a cielo aperto.

- Au Théâtre ce soir

21/28 luglio 4/18 agosto. Jardin Frédéric Mistral

- Glass is Biotful III

Scoprire l'universo del vetro in tutte le sue forme. Dal 2 agosto al 30 novembre Sala d'esposizione Hedberg-Torun

- Biot fait son cinema

Luglio/agosto Jardin Frédéric Mistral

- Biot International Glass Festival

Dal 21 al 23 settembre. Primo festival internazionale dell'arte vetraria, un'occasione unica per scoprire le creazioni dei maestri vetrai francesi e internazionali con mostre, mercato d'arte, soffiatura del vetro all'aria aperta, attività per il pubblico, proiezioni di film, conferenze, visite di laboratori del vetro e dimostrazioni. Una programmazione eccezionale e artisti di fama mondiale condivideranno con il pubblico la loro passione e i loro segreti. Parteciperanno a questo appuntamento anche le scuole di arte vetraria con i loro studenti e la scuola media di Biot. Anche il Museo nazionale Fernand Léger e la Médiathèque Communautaire di Biot saranno partner dell'evento.

Dove dormire e mangiare a Biot

Il paese pullula di posticini carini dove mangiare: c’è solo l’imbarazzo della scelta. Anche per la notte molte sono le soluzioni dalle chambre d’hôtes, una particolare forma d’ospitalità nata in Francia, simile al B&B, che prevede l’accoglienza in case abitate a volte anche dagli stessi proprietari, agli alberghi per tutte le tasche. Noi abbiamo scelto e vi consigliamo, immerso in un ambiente verde incontaminato, in un parco privato da 13 ettari, a pochi minuti dalle spiagge di Antibes e Cannes, il Mouratoglou Hotel & Resort, un quattro stelle di stile e design moderno, ideale per unire riposo, in camere e suite accoglienti, all'ottima cucina dai profumi mediterranei, firmata da Gabriel Degenne, da gustare sul terrazzo con vista piscina, ma anche per regalarsi coccole Cinq Mondes nella lussuosa Spa, rilassarsi nell'acqua di una delle piscine all'aperto, giocare una partita a tennis su campi dove vengono a perfezionare il loro gioco i più grandi nomi del tennis mondiale.

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Accanto al resort sorge infatti l’Academy Patrick Mouratoglou,  un paradiso della racchetta unico al mondo e il più grande d’Europa, che riunisce 34 campi in terra battuta e in superficie dura, un centro medico-sportivo, una sala fitness, una piscina a forma di racchetta e un campus studentesco, 200 ragazzi full time di 45 nazioni diverse, ideata dal coach di tennis più influente al mondo, Patrick Mouratoglou appunto, riferimento imprescindibile per chi decide di intraprendere un percorso serio e costante nell’universo dei rettangoli di gioco, che siano artificiali, in erba o in terra battuta e da 10 anni istruttore e consigliere di Serena Williams. Aperta nel 1996, quando il famoso coach aveva appena 26 anni, da sempre si è contraddistinta come un vero e proprio serbatoio di campioni. Per fare solo alcuni nomi: Serena Williams, The Queen, vincitrice di 23 tornei del Grande slam; Novak Djokovic, numero 1 della classifica ATP; il talentuoso Stefanos Tsitsipas; Simona Halep, vincitrice del torneo di Wimbledon 2019, per la prima volta vinto da una tennista rumena; Coco Gauff, considerata l'erede delle sorelle Williams, che nel team capitanato da papà Corey ha incluso in pianta stabile anche un paio di allenatori della Academy, ma anche il nostro Matteo Berrettini si allenano regolarmente o si sono allenati lì.

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Come arrivare

Raggiungere Biot dall'Italia è facile e comodo: autostrada per Ventimiglia, si prosegue per Nizza, la si supera e si esce al casello di Antibes Sophia Antipolis. Da qui, indicazioni chiare e puntuali portano, in pochi chilometri alla meta. Giunti in paese diversi parcheggi, molti di essi gratuiti, sono disponibili, all'entrata del villaggio, per facilitare la sosta del veicolo e permettere agli ospiti, quando lo desiderino, spostamenti comodi nella zona.

Ufficio del Turismo di Biot

4 chemin neuf
06410 Biot

04 93 65 78 00www.biot-tourisme.com

Credit Photo Biot Ufficio Stampa

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