PIÙ POWER TAILLEUR PER TUTTE!

Barbara D'Urso sceglie lo stile di Post Scriptum per comunicare più autorevolezza

In gergo fashion si chiama “business suit” ed è il tailleur pantalone con giacca doppiopetto tipico di uomini e donne d’affari.

Ma, soprattutto le donne, lo chiamano “power tailleur” perché quando lo indossi ti senti forte e inscalfibile in un mondo in cui le quote rosa fanno ancora fatica a imporsi o a essere riconosciute. Un mondo in cui un tailleur è l’alleato ideale per affrontare ogni giornata. Chi si ricorda la lezione impartita da Lady D alla matrigna un giorno di marzo del 1997? Per affrontarla e spiegarle senza proferire parola che ormai con lei non c’era più molto da scherzare, la principessa ribelle cercò forza in un tailleur pantalone con giacca doppiopetto che le donasse grande autorevolezza sia esteriore che interiore.

Così vestita, divenne simbolo dell’autodeterminazione femminile degli anni ’90 e lo è ancora oggi, epoca in cui le donne si fanno largo con tutto il loro bagaglio di competenze, vestite con uno stile che racconta di energia, impegno e determinazione ma che non ha bisogno di scimmiottare quello maschile.

Così il "power tailleur" è la scelta ideale per le telegiornaliste o le conduttrici, come Barbara D'Urso che, alle prese con temi sempre più impegnativi, trovano, forse anche grazie all'outfit, sicurezza e autorevolezza.

I tailleur con giacca doppiopetto e pantaloni stanno riscuotendo un enorme successo e spadroneggiando nei guardaroba femminili sia della Gen Z che delle donne in carriera, a patto che abbiano un taglio sartoriale impeccabile e una vestibilità studiata nei minimi dettagli.

Il loro scopo? Far sentire tutte a proprio agio, perfette nei propri panni: è il tailleur che deve adattarsi al corpo di chi lo indossa, non viceversa.

Ne è convinta la giovane stilista Stefania Pelucchi, fondatrice di Post Scriptum, brand made in Italy che ha fatto del tailleur un sogno possibile per tutte le donne di qualsiasi taglia ed età. Ogni modello nasce da uno studio minuzioso di vestibilità e tagli (la designer realizza di sua mano i cartamodelli) e dall’amore per tessuti ricercati e stampe esclusive.

Ognuno è confezionato da abili sarte e, pur essendo pronto per essere indossato, può essere personalizzato anche in base alle richieste e alla conformazione della cliente (o della boutique), senza mai perdere di vista che eccellenza deve abbinarsi ad accessibilità.

Non si gioca sulla quantità ma sulla qualità, cosa che rende i tailleur di Post Scriptum eterni, sempre di tendenza. Inoltre le giacche doppiopetto concepite da Stefania donano a tutte: segnano appena il punto vita, accarezzano i fianchi, hanno una scollatura profonda quanto basta, armonia nelle dimensioni dei revers.

Sono tinta unita oppure hanno fantasie inedite, reticoli, gessature gentili e fodere di seta a contrasto, con fantasie originali concepite dalla designer-fondatrice. Si accompagnano a pantaloni che si allargano sul fondo o che scendono ampi, a palazzo. Qualsiasi modello si scelga, sopra una T-shirt, una camicia o sulla pelle nuda, con un paio di décolletées, francesine o sandali gioiello, con una borsa a mano o una pochette ricamata, un fedora o un paio i orecchini chandelier, permettono di raggiungere picchi di stile.

E una granitica di fiducia in se stesse.

www.postscriptumitaly.com

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