........una tisana per purificarsi, poi, a piedi nudi, ci si immerge tra le sale espositive e la natura intatta del parco.......per un viaggio esclusivo nell'arte amata da Edouard Carmignac.

Otto chilometri di lunghezza per tre di larghezza,interamente ricoperti da mirti, pini marittimi, macchia mediterranea, campi coltivati a piante da frutto e viti; clima dolcissimo; poche decine di abitanti; casette dai colori pastello ornate da bouganville; una graziosa chiesetta, la Chiesa di Saint Anne, patrona dell'isola; sulla piazza, la Place d'Armes, circondata da casa basse che ricorda più paesaggi sudamericani che un paese francese, un campetto di pétanque, le nostre bocce, espressione tipica della cultura provenzale; qualche caffè all’aperto dove bere un calice di rosé Côtes de Provence o un assenzio, un mini market frequentato da gente con borse da spiaggia ed espadrilles e, un po' più in su, la farmacia. Tutto intorno tantissimi noleggi di biciclette, ottimo mezzo per scoprire un'isola dove non circolano le auto.

E poi 70 chilometri di sentieri e percorsi segnalati da percorrere con un buon paio di scarpe da trekking e selvagge e isolate spiagge di sabbia bianca o avorio, bagnate da un mare turchese e cristallino. Imperdibili la Plage d'Argent, così denominata per la sabbia di quarzo bianco che scintilla di riflessi argentei sotto i raggi del sole e la Plage Notre Dame, nominata la più bella d’Europa 2015, a sud dell'isola, dove la natura è più selvaggia e per raggiungere il mare bisogna percorrere sentieri stretti tra le rocce e i bassi cespugli di rosmarino e mirto.......ma il paesaggio vale senz'altro la scomodità!

Stiamo parlando dell’isola di Porquerolles, nel sud della Provenza, a poche miglia marine da Hyères, tra Tolone e St.Tropez, un eden a forma di croissant, un tempo un rifugio letterario e il luogo d’ispirazione di scrittori quali Eugene-Melchior de Voguè, Jean Paulhan, Paul Velery, Colette, Giraudoux, Andrè Malraux e George Simenon, oggi meta ambita sia dagli amanti della vita attiva sia dagli estimatori del turismo lento e della mobilità sostenibile, ma anche da tutti coloro che vogliono trascorrere le loro giornate in pieno relax sdraiati come lucertole al sole.

E da ora anche da tutti gli amanti della cultura.

È stato, infatti, inaugurato, il 2 giugno, con la mostra "Sea of Desire", "Il mare del desiderio", curata da Dieter Buchhart, un nuovo spazio espositivo dell'arte contemporaneapresso la Fondazione Carmignac,una splendida villa con vista sul mare, raggiungibile a piedi o in bici dal porto e dalla spiaggia, circondata da un parco di 15 ettari, progettato dal famoso landscape designerLouis Benech, all’interno di un Parco Nazionale, acquistata cinque anni fa da Edouard Carmignac, fondatore e Ceo della società Carmignac, una delle più note società di gestione di fondi d’investimento in Europa, dalla famiglia dell'architetto Henry Vidal che, da vecchia fattoria immortalata nel film "Pierrot et le fou"di Jean-Luc Godard, l'ha trasformata in una magione che ha visto passare negli anni il gotha internazionale dell'imprenditoria.

Una mostra che analizza lo spirito di ribellione e di cambiamento, tematiche care al patron, che qui ha voluto "far vivere" lavori provenienti da musei internazionali e collezioni private con alcune delle opere del suo eclettico ed eccezionale patrimonio artistico, acquisito durante un minuzioso lavoro durato 27 anni e focalizzato in particolare sulla Pop Art americana e la pittura tedesca. Si va da artisti iconici quali Sandro Botticelli, Roy Lichtenstein, Andy Warhol, Andreas Gursky, Gerhard Richter, Jeff Koons, Jean-Michel Basquiat e Keith Haring ad artisti più giovani, le cui voci, sebbene non ancora parte del canone artistico internazionale, sono altrettanto chiare e forti. Ma anche fotografi come Massimo Berruti e Davide Monteleone, vincitori del noto Prix Carmignac du Photojournalisme, creato nel 2009, che supporta ogni anno un reportage di investigazione nel mondo.

Per la visita, superato l'ingresso dove attende l'ospite Alycastre, il drago marino dello spagnolo Miquel Barceló, cinquanta persone per volta, ogni mezz’ora, senza scarpe e dopo essersi purificate con una calda bevanda a base di erbe, scendono negli spazi sotterranei dove la luce naturale, filtrata attraverso un soffitto acquatico, illumina gli spazi come nel fondo marino. E subito appare la "One Hundred Fish Fountain", "La Fontana dei cento pesci" dello scultore, fotografo e video-artista statunitense Bruce Nauman, pronta a immergere l'ospite nel movimento e nella calma, nel rumore e nel silenzio........in un viaggio esaltante senza uguali.

E si continua con Andy Warhol e i suoi ritratti di Mao e Lenin, Jean-Michel Basquiat, Sandro Botticelli, con una "Madonna della melagrana", recente acquisizione di Edouard Camignac, Gerard Richter, Maurizio Cattelan, Martial Raysse, Alexander Calder, Mark Rothko, Zhan Huang, Dan Flavin, Ed Ruscha, Bernar Frieze….......fino alla sala che espone le fotografia premiate dal prestigioso Carmignac Photojournalism Award, a dialogare con la tela dell'iraniana Afshin Pirhashemi.

E la mostra continua all'esterno........nel parco, nel giardino curato attorno alla villa, nelle vigne da cui si producono i vini isolani della tenuta, fin tra i pini marittimi, i lecci e tutta quella macchia mediterranea che conduce al mare turchese, protezione dell'isola e di questo emozionale patrimonio.

COME ARRIVARE

A Porquerolles si arriva via mare. I traghetti più comodi ed economici partono dal porto di Giens - La Tour Fondue sulla costa provenzale, poco distante da Hyeres. Sull'isola non esistono aeroporti. I traghetti per l'isola di Porquerolles salpano dal porto di Giens - La Tour Fondue e sono gestiti dalla compagnia di navigazione TLV - TVM.

La navigazione dura 15 minuti. In alta stagione (luglio e agosto) le partenze avvengono ogni trenta minuti, dalle 7.30 fino alle 19.00.

Esiste anche un servizio di Bateau-Taxi attivo 24h/24, con tariffe variabili a seconda del numero di persone.

Infine, c'è un servizio di traghetti per Porquerolles anche dal porto di Le Lavandou. La durata del tragitto è di 40 minuti. Orari e tariffe sul sito della compagnia Vedette Iles d'Or.

Per raggiungere Hyères dall'Italia niente di meglio che il comodo e confortevole Thello che fa sosta a Tolone e da qui in taxi o mezzi pubblici. Vale la pena soffermarsi a scoprire Hyères, un vero paradiso naturale che come Antibes ha origini antiche, dai Greci ai Signori di Fos nell’XI secolo, tutti hanno lasciato tracce. Inoltre a Hyères, oltre a gare sportive di rilevanza internazionale, ogni mese è organizzato un evento diverso, come il Festival internazionale di moda e di fotografia, la Festa dei fiori o il Festival del Jazz.

 

Info:

www.france.fr

www.fondation-carmignac.com

www.hyeres-tourisme.com

www.thello.com

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