Punto e a capo

La Stagione 2018/19 del Teatro Menotti, l’ultima prima di presentarenel 2019 il cinquantenario (1969/2019), propone un cartellone che punta, tra diversi generi e contaminazioni di prosa, musica, danza e poesia, a un teatro di emozione.

17 titoli tra produzioni, riprese e spettacoli ospiti, di cui 8 per la prima volta a Milano al Teatro Menotti, 4 prime nazionali per oltre 150 alzate di sipario. E ancora 1 Festival di narrazioni e contaminazioni (Talkin’ Menotti-terza edizione), 1 premio teatrale (Scintille 019) rivolto alle giovani compagnie under 35, 1 stagione di teatro per l’infanzia e le famiglie.

“Questa che presentiamo è l’ultima stagione prima del nostro cinquantenario (1969/2019) e ci è sembrato inevitabile un bilancio, non tanto fatto di numeri e calcoli, nemmeno di previsioni per il futuro, ma abbiamo provato a guardarci un po’ dentro. – dichiara Emilio Russo, Direttore Artistico del Teatro Menotti- Abbiamo provato ad immaginarci in un tempo sospeso sul presente, abbiamo anche provato a frenare la corsa di un mondo che corre molto più velocemente dei nostri pensieri e che continua a proporre cambiamenti, a volte efficaci, spesso contraddittori, quasi sempre e sempre di più non immaginabili. Chi avrebbe pensato fino a pochi anni fa che i telefoni non servissero solo a telefonare, che la musica non fosse dentro i dischi, ma fluttuasse nelle nuvole, che i libri non fossero nelle librerie e tutto il resto di questo meraviglioso e spaventoso reale mondo virtuale? Ma i pensieri, appunto, vanno molto più lentamente del tempo, ma a volte del tempo si fanno gioco, lo fermano, lo fanno ruotare attorno a sé stesso, lo capovolgono. Provano, i pensieri, a fermare il suo scorrere e a difendere, con fatica e coraggio, gli spazi per le idee, le visioni, l’immaginazione. Così ci piace pensare il teatro, il nostro teatro, un luogo dove il tempo e lo spazio si capovolgono, dove le parole del passato parlano agli uomini di oggi e le parole del presente si specchiano su quelle del passato, dove le regole non esistono e se esistessero sarebbero rovesciate, dove le persone si incontrano per davvero come persone. Su questa idea vogliamo tenere diritta la nostra barra. Ritornare, se mai ci fossimo allontanati, a un teatro delle emozioni, con molte sfumature, ma senza deroghe, senza inciampi. Punto e a capo.                       

Le emozioni hanno bisogno di coraggio per essere vissute fino in fondo, per questo la scelta di un programma ad alto tasso poetico, con scelte originali, che, probabilmente poco hanno a che fare con la consuetudine di un cartellone, ma molto hanno in comune con un percorso esperienziale tra i generi e i linguaggi con affinità, rimandi, punti di contatto. Vogliamo pensare il Teatro Menotti come un luogo, dove poter trovare suggestioni e pensieri differenti dal resto delle variegate occasioni culturali cittadine. Vogliamo lasciare ancora di più il nostro segno preciso, riconoscibile, magari allontanandoci decisamente dalla confortevole genericità ed eterogeneità dei menù sovrabbondanti, che caratterizzano sempre più l’offerta di spettacoli. In ognuno dei 16 appuntamenti proposti, pur nelle differenti poetiche, è contenuto tutto questo, ovvero originalità, coraggio, passione, poesia. In ognuna, ma davvero in ognuna, delle proposte, chi sceglierà di condividere con noi questo lungo percorso, troverà le suggestioni di un teatro che parla direttamente alla mente e al cuore e, siamo certi, che non mancherà la voglia di rivivere queste esperienze lungo tutto il nostro anno teatrale”. 

LE PRODUZIONI

I riflettori si accendono sul palco del Teatro Menotti con la prima nazionale di Rock and Resilienza, uno spettacolo di parole e musica dal vivo, scritto da Francesco Caldarola, diretto da Emilio Russo e interpretato da Paola Maugeri, volto storico di Mtv e giornalista musicale. Si prosegue con la ripresa del grande successo di LE BAL, L’Italia balla dal 1940 al 2001(23 ottobre/4 novembre), una coproduzione TieffeTeatro Milano e O.T.I., uno spettacolo di Giancarlo Fares, che racconta storie da balera, piccoli racconti in movimento per raccontare l’Italia del dopoguerra.

La recente conferma per il prossimo triennio 2018/2020, che ancora inserisce il nostro fare e pensare teatro tra i Centri di Produzione Nazionali, viene sottolineata da un impegno produttivo di particolare responsabilità e qualità con progetti originali, collaborazioni di prestigio, diffusione capillare e anche modalità originali, come la Trilogia Americans, dedicata alla drammaturgia statunitense del ‘900 a cura di Arturo Cirillo, che si conclude con LUNGA GIORNATA VERSO LA NOTTE (27 novembre/2 dicembre) di Eugene O’ Neill. Il progetto, durato cinque anni e distribuito nelle più importanti piazze italiane, è caratterizzato da altri due capolavori del teatro contemporaneo: LO ZOO DI VETRO di Tennessee Williams e CHI HA PAURA DI VIRGINIA WOOLF? di Edward Albee. I tre spettacoli, diretti da Arturo Cirillo, anche interprete insieme a Milvia Marigliano, saranno presentati in una sorta di maratona teatrale al Menotti il 24 e il 25 novembre.

Prosegue il sostegno produttivo alla Compagnia della Fortezza per il nuovo spettacolo di Armando Punzo,BEATITUDO (9/11 novembre), in coproduzione con Carte Blanche, dedicata all’opera di Borges. Lo spettacolo dopo il consueto debutto alla Fortezza Medicea nel prossimo luglio, sarà al Menotti per la prima volta a Milano per poi proseguire in tournée nelle maggiori piazze italiane con una compagnia di oltre 40 elementi.

Va configurandosi come un vero e proprio progetto di residenza creativa a cura di Paolo Rossi- che ritorna nel teatro dove ha debuttato all’inizio degli anni ’80 – insieme a Lucia Vasini e a una compagnia eterogenea di attori e musicisti, lo spettacolo IL RE ANARCHICO E I FUORILEGGE DI VERSAILLES_da Moliére a George Best. Quarta Stagione Completa. Non solo, quindi, lo spettacolo a Milano al Teatro Menotti (11/31 dicembre) e in una lunga tournée nazionale, ma anche una visione iconoclasta dei riti teatrali e un coinvolgimento del pubblico tra incontri e prove aperte.

Lucia Vasini, spesso considerata l’erede naturale di Franca Rame, sarà protagonista di una edizione al femminile di MISTERO BUFFO (26 febbraio/17marzo), storico testo di Dario Fo e Franca Rame, per la nuova produzione TieffeTeatro e la regia di Emilio Russo, che sarà anche impegnato, per la prima volta, con un testo classico, seppur contaminato da visioni contemporanee, come GLI UCCELLI (17 gennaio/3 febbraio) di Aristofane.

La Stagione 2018/19 si concluderà con un’altra nuova produzione, firmata da TieffeTeatro, TRATTORIA MENOTTI (23 maggio/16 giugno), scritto e diretto da Emilio Russo e presentato in un luogo pensato per l’occasione. Lo spettacolosarà realizzato nella grande platea trasformata in un vero e proprio locale della Milano degli anni ‘60, dove si tirava mattino, tra storie, musica, ballate, discussioni di arte e di politica e uno sguardo verso quel mondo, là fuori, da cambiare in qualche modo, tra un bicchiere o molti bicchieri di vino, un uovo sodo e un risotto tra le creature di una notte che sembrava non finire mai.

LE OSPITALITÀ

In linea con il teatro delle emozioni sono gli spettacoli ospiti, come lo straordinario TEATRO DELUSIO (12/17 febbraio) di Familie Flöz, per la prima volta a Milano, e ancora la lettura visiva e visionaria di ABITARE LA BATTAGLIA (CONSEGUENZE DEL MACBETH) (19/24 marzo), per la regia di Pierpaolo Sepe. Racconti senza parole, ma carichi di suggestioni, divertimento e commozione.

E ancora un testo storico di Dario Fo e Franca Rame, TUTTA CASA LETTO E CHIESA (13/18 novembre), con Valentina Lodovini e la regia di Sandro Mabellini, un classico del teatro femminista, sorprendentemente attuale, che raccoglie grandi consensi di critica e pubblico ancora oggi in tutto il mondo.

Parole e musica in un viaggio nel tempo e fra i generi per la terza edizione di Talkin’ Menotti, il festival di narrazioni e contaminazioni: dall’OPERA BUFFA_Il Flauto Magico e cento altre bagatelle… (9/14 aprile) interpretata da Elio (anche per lui un ritorno nel teatro dove si era esibito agli esordi con le sue Storie Tese), all’omaggio sentito e commosso di Mariangela D’Abbraccio, che porta in scena un omaggio ai due grandi maestri Pino Daniele e Eduardo De Filippo, NAPULE È… N’ATA STORIA (2/7 aprile), a Syria con il suo concerto-spettacolo dedicato a Gabriella Ferri, PERCHÈ NON CANTI PIÙ (29-30 marzo).

Ritorna al Teatro Menotti, per il consueto appuntamento con la danza, dopo il successo della scorsa stagione, la Compagnia Artemis Danza di Monica Casadei, una delle nostre coreografe più rappresentate all’estero per la sua originale visione poetica, che intesse la tradizione e il mito con un rivoluzionario utilizzo del linguaggio del corpo e della musica e presenta IL BARBIERE DI SIVIGLIA (4/9 dicembre) per la prima volta a Milano.

Da ottobre a marzo Realtà Debora Mancini presenta la stagione per bambini, famiglie e scuole CON TUTTI I SENSI_Emozioni per tutto l’anno, una rassegna di teatro e musica, con incursioni in tutte le arti.

UNA COMMUNITY PER IL TEATRO MENOTTI

Una novità importante per il pubblico che ci vorrà accompagnare con la curiosità e l’intelligenza consueta sarà la nascita della nostra community, alla quale vogliamo dare significati e contenuti indirizzati ad una partecipazione convinta ed attiva. Ci auguriamo che coloro - pochi, tanti, tantissimi - che spontaneamente aderiranno al nostro nascente progetto, potranno e vorranno aderire anche e soprattutto a un pensiero comune. A tutti i nostri ringraziamenti caldi e anticipati, ma anche agevolazioni e sorprese irrinunciabili. 

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