LA GRAN BRETAGNA CHIUDE LE FRONTIERE

Il piano in quattro step di Boris Johnson per far uscire la Gran Bretagna dall’emergenza Covid che aveva riattivato il mercato del travel, con un boom di prenotazioni, non sembra per ora andare di pari passo con il rilancio degli scambi turistici.

È notizia delle ultime ore, infatti, la chiusura da lunedì 29 marzo e sino alla fine di giugno delle frontiere Uk. Da quella data, chiunque non presenti motivi urgenti di salute e lavoro non potrà lasciare i confini nazionali. Pena una multa che può arrivare fino a 5mila sterline.

L’indicazione è stata inserita nella legge che proroga i poteri d’emergenza legati alla pandemia sottoposto martedì al Parlamento dal governo Johnson, che dovrà essere votata giovedì, ma che viene già data per certa. Un provvedimento che giunge come una batosta nel giorno dell’anniversario del primo lockdown inglese, avviato il 23 marzo 2020.

A spaventare il governo inglese la terza ondata di Covid che ha portato la Germania a una nuova stretta. Il Regno Unito, di fatto, teme di vedere compromessa la sua campagna vaccinale con l’importazione delle varianti.

Al momento, chi arriva dall’Europa ha l’obbligo di restare in quarantena per 10 giorni. Periodo che, presto, potrebbe essere allungato a 14 giorni. Alle persone in isolamento sono riservati i cosiddetti “hotel quarantena”, deputati a prendere in consegna sotto stretta sorveglianza i viaggiatori provenienti da una lista rossa di 33 Paesi a più alto rischio.

Misure restrittive, quelle imposte da Johnson, che potrebbero essere estese anche a luglio e agosto con vacanze consentite solo nei Paesi inseriti in una sorta di “zona verde”.

 

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