24 ORE NEL LUSSO ITALIANO: VIAGGIO ALLE ISOLE BORROMEE

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Spoiler: ci sono pavoni, principesse e tramonti perfetti per il feed

 

Era da tempo che desideravo scoprire un angolo d’Italia capace di sorprendermi. Non troppo lontano da casa, ma abbastanza fuori dal quotidiano da farmi sentire altrove. Così, quando ho pensato a dove trascorrere la Pasquetta, mi è venuto spontaneo cercare qualcosa che unisse natura, storia e magari un pizzico di romanticismo. Le Isole Borromee, incastonate come gemme nel Lago Maggiore, sembravano fatte apposta per questo.

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Sono partita da Milano di prima mattina, con l’aria ancora un po’ pungente ma già intrisa di primavera. In poco più di un’ora di treno ero a Stresa, elegante e silenziosa come certi salotti della Belle Époque. Da qui partono i battelli per le isole. Ho acquistato il biglietto giornaliero "hop-on hop-off", perfetto per scendere e salire liberamente tra Isola Madre, Isola dei Pescatori e Isola Bella.

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Isola Madre: natura esotica e nobiltà silenziosa

La prima tappa è stata Isola Madre, la più grande e anche la più “verde”. Appena sbarcata, mi ha accolto un’esplosione di profumi: glicine, magnolie, rododendri. I giardini all’inglese sono curati ma mai troppo rigidi, pieni di sentieri sinuosi, scorci poetici e uccelli in libertà. Ho camminato tra pavoni bianchi, fagiani dorati e strane galline arruffate, divertita come una bambina in un parco incantato.

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Tra le tante meraviglie botaniche, spicca un cipresso del Kashmir arrivato sull’isola nel XIX secolo, oggi considerato uno degli alberi più straordinari d’Italia. Pare che durante un forte temporale negli anni '90 sia stato abbattuto dal vento, ma l’intera pianta è stata raddrizzata e salvata con una complessa operazione che coinvolse botanici da tutta Europa.

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Poi ho visitato l’interno del Palazzo Borromeo, elegante e pieno di fascino, anche se oggi non è più abitato. Le sale delle marionette e delle bambole antiche mi hanno colpita particolarmente: oggetti un tempo destinati a intrattenere gli ospiti più piccoli della nobile famiglia Borromeo, che qui trascorreva le estati tra spettacoli privati e giornate sul lago.

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Non è difficile immaginare che, proprio tra queste stanze, abbiano passeggiato personaggi illustri. Una di loro fu la principessa Carolina di Brunswick, futura regina del Regno Unito, che soggiornò sull’isola agli inizi dell’Ottocento e, secondo alcune testimonianze, contribuì con idee botaniche alla sistemazione del giardino.

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Isola dei Pescatori: il cuore semplice del lago

Il battello mi ha poi portata sull’Isola dei Pescatori, l’unica abitata stabilmente. Un minuscolo borgo dove tutto profuma di lago, di pane caldo, di reti stese al sole. Le case, addossate l’una all’altra, raccontano una quotidianità fatta di semplicità e bellezza. La sosta ideale per il pranzo.

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Mi sono fermata al Ristorante Verbano, all’estremità orientale dell’isola, dove ho gustato un ottimo piatto di pesce con una vista sul lago che valeva da sola il viaggio. Mentre pranzavo, il cameriere mi ha raccontato che negli anni ‘60 qui pranzarono anche Sophia Loren e Marcello Mastroianni, durante le riprese di un film nelle vicinanze. Si dice che l’isola fosse il loro rifugio tra una scena e l’altra.

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Dopo pranzo, ho passeggiato tra vicoli silenziosi, entrando nella piccola Chiesa di San Vittore. Semplice fuori, custodisce affreschi del Cinquecento che sembrano voler raccontare la fede dei pescatori che qui, ancora oggi, mantengono viva una tradizione secolare. A Ferragosto, mi ha detto una signora del posto, la statua dell’Assunta viene portata in processione su barche illuminate, creando un corteo sull’acqua che è pura poesia.

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Isola Bella: quando il Barocco incontra il Lago

Infine, l’approdo più atteso: Isola Bella, il vero gioiello del Lago Maggiore. Qui la mano dell’uomo ha trasformato uno scoglio in un’opera d’arte. Il Palazzo Borromeo, sontuoso e scenografico, domina l’isola. Le sale sono un trionfo di stucchi, affreschi, specchi, opere d’arte firmate Cerano, del Cairo, Luca Giordano. Non manca nemmeno una stanza dedicata a Napoleone Bonaparte, che vi soggiornò nel 1797 con la moglie Giuseppina.

Passeggiare nei giardini all’italiana, disposti su dieci terrazze che salgono come una piramide verde, è un’esperienza quasi irreale. Fiori rari, statue mitologiche, fontane e – ovviamente – gli immancabili pavoni bianchi. È qui che si trova il Liocorno, simbolo araldico della famiglia Borromeo, a testimoniare l’unione tra potere, arte e natura.

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E pensare che qui, nel 2015, si è sposata Eleonora Borromeo con Pierre Casiraghi, figlio della principessa Carolina di Monaco. Un matrimonio principesco in un luogo che sembra fatto apposta per le favole. Da quel giorno, si racconta che anche alcuni stilisti italiani abbiano preso spunto da queste terrazze fiorite per le loro collezioni – e d’altronde, chi non si lascerebbe ispirare da un posto simile?

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Il ritorno: con un bagliore negli occhi

Il sole stava ormai calando quando sono tornata al molo di Stresa. La luce dorata accarezzava la superficie del lago, e il battello sembrava scivolare via come in un sogno. Avevo passato una giornata fuori dal tempo, attraversando secoli di storia, bellezza e tradizioni vive. Un mix raro, che solo l’Italia sa offrire.

Nel cuore mi è rimasto il senso di gratitudine per avere a un’ora da casa un luogo capace di farti dimenticare tutto il resto. Le Isole Borromee non sono solo una gita. Sono una finestra su un’Italia nobile, gentile, curata. Un posto dove, ancora oggi, si può vivere la bellezza con la "B" maiuscola.

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Info utili per visitare le Isole Borromee

- Come arrivare

In treno: da Milano Centrale a Stresa in circa 1h con la linea Milano-Domodossola.

In auto: Autostrada A8 in direzione Gravellona Toce, uscita Carpugnino. Poi 10 minuti di discesa panoramica fino a Stresa.

- Come raggiungere le isole
Da Stresa partono i battelli (compagnia Navigazione Laghi o motoscafi privati).
Consigliato il biglietto giornaliero “hop-on hop-off” che consente di salire e scendere liberamente tra le tre isole.

Costo: €15 a persona (traghetti), partenze ogni 30 minuti tra le 9:30 e le 18:00.

Biglietti d'ingresso (2025)

Isola Madre (giardini + palazzo): €11,50

Isola Bella (giardini + palazzo): €23

Biglietto combinato Isola Madre + Isola Bella: €36

Isola dei Pescatori: accesso gratuito

- Apertura: da marzo a inizio novembre (Isola dei Pescatori è visitabile tutto l’anno)

- Animali domestici: non ammessi nei palazzi e nei giardini (eccetto cani guida)

- Dove mangiare

Isola dei Pescatori

Ristorante Verbano: elegante, vista mozzafiato, cucina di lago raffinata

La Pescheria: tradizione autentica, pesce fresco e storia (nato come pescheria degli anni ’30)

Casabella: ottimo per un pranzo all’aperto in stile bistrot

Isola Madre

Caffetteria all’interno del giardino botanico: perfetta per una pausa con vista

- Itinerario express (per chi ha solo mezza giornata)

Se hai poco tempo, ecco l’ordine che ti consiglio:

Partenza da Stresa entro le 9:30

Prima tappa: Isola Bella

Visita al Palazzo Borromeo e giardini (1h30)

Seconda tappa: Isola dei Pescatori

Passeggiata nel borgo + pranzo veloce (1h)

Tempo restante? Se hai almeno 1h in più, visita veloce ai giardini dell’Isola Madre
(senza il palazzo, solo il parco: in 45 minuti te la godi bene)

- Consiglio fotografico:
Porta con te una macchina fotografica o smartphone ben carico. La luce del pomeriggio sulle terrazze dell’Isola Bella è perfetta per gli scatti da cartolina, e il tramonto visto da un battello verso Stresa... ti rimarrà nel cuore.

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