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Per raccontare Rita che sfidò la mafia con Paolo Borsellino


Un monologo toccante, profondo e potente quello di Guido Castiglia, in scena martedì 16 gennaio al Teatro del Buratto in Maciachini, per raccontare la storia di Rita Atria, la più giovane testimone di giustizia in Italia, morta suicida a soli 17 anni, una settimana dopo la strage di via d’Amelio, in cui perse la vita il giudice Borsellino.

Uno spettacolo che fa emergere prepotentemente che al di là del silenzio complice e colpevole,
dell’interesse personale a discapito di quello comune, della logica prepotente del sopruso e dell’intimidazione,
nella quale Rita era immersa fin dall’infanzia, può esistere un mondo migliore, dove sia possibile respirare il “fresco profumo della libertà”   
La storia di Rita Atria è emblematica,  è una storia nella quale emerge forte il desiderio di affermare una realtà libera da veti e mutismi, da intimidazioni velate e soprusi subiti.        
Lo spettacolo racconta di Rita, dei suoi “tatuaggi emotivi”, della sua voglia di vivere e della sua capacità di trasformare, grazie all’aiuto di Paolo Borsellino, il sentimento di vendetta in senso di giustizia. 

“Una storia disegnata nell’aria” è uno spettacolo nel quale l’arte della narrazione mira diritto al cuore facendo emergere, con l’intelligenza delle emozioni, la fragilità di una adolescente trovatasi al centro di uno dei momenti più drammatici della nostra Repubblica: le stragi di mafia.

 

Martedì 16  gennaio alle ore 20.30

TEATRO DEL BURATTO IN MACIACHINI , via Giovanni Bovio 5

Orari:

martedìore 20.30
Info e prenotazioni:

02 27002476 - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Prezzi:

intero 12€
ridotto (over65 / Under25) 10€