Spettacolo tratto dall’omonimo film di Woody Allen, che diresse nel 1992, l'ultimo realizzato prima della fine della relazione con Mia Farrow, in seguito allo scandalo di Soon-Yi Previn, figlia adottiva della Farrow e ora sua moglie. Adattato e diretto da Monica Guerritore con Monica Guerritore, Francesca Reggiani, Ferdinando Maddaloni, Cristian Giammarini, Enzo Curcurù, Lucilla Mininno, Malvina Ruggiano, Angelo Zampieri.

Mariti e mogli è un travolgente Woody Allen alle prese con uno dei suoi argomenti preferiti, le crisi coniugali, i tradimenti. Un girotondo in cui Cupido si diverte a scagliare frecce, far nascere amori, divorzi e non solo. Tradendo le location realistiche del film, Monica Guerritore evoca, nel luogo teatrale unico, i tanti luoghi delle vite coniugali e nelle simultaneità delle relazioni e degli intrecci clandestini, delle rotture e improvvise riconciliazioni trapelano le piccole altezze degli esseri umani così familiari a Bergman, a Strindberg. E nel loro improvviso perdersi in danze all’unisono su musiche da Louis Armstrong a Etta James, là sul fondo, Čechov e il tempo che intanto scivola via.

Un incontro di piccole anime che, sempre insoddisfatte, girano e girano intrappolate nella loro insoddisfazione cronica di una banale vita borghese. Una notte tempestosa, i personaggi costretti da tuoni e lampi in una sala da ballo, un luogo della musica e della danza che con il passare della notte si riempie di storie e oggetti e musica e pianti e amori e liti. Un bancone di un bar, una zona dove due poltrone creeranno un letto, due tavolini accostati per poter mangiare tutti insieme e poi riprendere le lezioni di ballo, le relazioni o i divorzi mentre arriva l’alba.

Le dinamiche matrimoniali di Mariti e mogli sono affrontate in quella sala. La versione teatrale di Monica Guerritore è fedele al testo, ma si discosta nell’ambientazione dal film del 1992 interpretato da Mia Farrow, Sidney Pollack, Judy Davis, Liam Neeson, Juliette Lewis e lo stesso Woody Allen nei panni di uno dei protagonisti. È lì, in quella notte, che le insofferenze, i tradimenti e i desideri verranno rivelati, mentre (in segreto) ogni personaggio si aprirà in improvvise confessioni fatte al pubblico per averne comprensione e approvazione. Così, la trama e le sofferenze create dall’autore (tutta la commedia è un romanzo che Gabe rivelerà alla fine di avere scritto) diventano l’unica verità del personaggio costretto a vivere e far prevalere la sua storia, con quell’intensità che solo la precisione di una trama già scritta può dare.

Dal 1 al 18 marzo 2018

ORARI: feriali ore 20,45 - domenica ore 15,30

BIGLIETTI: Poltronissima Prestige € 35,00 - Poltronissima € 32,00 - Poltrona € 23,00 Poltronissima under 26 € 15,00.

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