La Cappadocia offre ai visitatori la sua fantastica natura, che va oltre ogni immaginazione, unita a raffinatezze estetiche.

La Cappadocia, che in lingua persiana significa il Paese dei bei cavalli, è la regione costituita dalle città di Aksaray, Nevşehir, Niğde, Kayseri, Kırşehir; di questa, “la regione rupestre” è costituita da Uçhisar, Göreme, Avanos, Ürgüp, Derinkuyu, Kaymaklı, Ihlara e dintorni.

La forma geologica attuale si formò col tufo diffuso dall’eruzione periodica, in epoche risalenti a milioni di anni fa, dei vulcani attivi dei monti Erciyes, Hasandağ e Melendiz situati in Cappadocia. Le grotte divennero motivo di ispirazione per l’arte murale, per la gente di allora, per cui oggi vediamo le tracce di civiltà risalenti a migliaia di anni. La storia “scritta” della Cappadocia, dove l’insediamento umano risale al periodo Paleolitico, inizia con gli Ittiti. Questa, che durante l’arco della storia, ha ospitato colonie commerciali ed ha costituito un ponte commerciale e sociale fra i paesi, fu anche un importante incrocio della Via della Seta.

In seguito alle eruzioni vulcaniche, iniziate nel Periodo Miocene Superiore, iniziò a fuoriuscire la lava dai crateri sottostanti i laghi di epoca Neogena. L’altopiano formatosi con sostanze eruttive dei vulcani primari, fu sottoposto a cambiamenti continui per le eruzioni, meno violente, di vulcani minori. Dal Periodo Pliocene Superiore, con l’erosione degli strati di tufo, compiuta dall’acqua dei laghi e dei fiumi, in particolare del fiume Kızılırmak, la regione acquisì la sua forma attuale.

Con l’erosione di questi strati di tufo da parte del vento e delle acque alluvionali che scendevano dai pendii delle valli, si crearono le forme denominate “peri bacası” (camini di fata). In Cappadocia l’erosione ha creato diversi tipi di “camini di fata”, rocce appuntite che terminano con forme di cappello, cono o fungo.

La migliore espressione delle culture del periodo preistorico in Cappadocia è presente a Niğde-Köşk Höyük, Aksaray-Aşıklı Höyük, Nevşehir-Grotta Civelek. La regione, che vide i primi abitanti nei periodi preistorici, conobbe la civiltà Assira nell’Età arcaica del Bronzo. In questo periodo il commercio dimostrò un grande sviluppo e per la prima volta venne usata la scrittura. Nelle scritture cuneiformi, redatte in lingua antica assira, denominate anche “tavolette di Cappadocia”, si affrontano procedure fiscali, tassi di interesse e contratti matrimoniali.

In Cappadocia lasciarono tracce della propria cultura gli Hatti e in seguito gli Ittiti, i Frigi, i Persiani, i Romani, i Bizantini, i Selgiuchidi e gli Ottomani e così crearono la magia di questa regione.

La Cappadocia, che ha una posizione particolarmente rilevante, porta in sé le tracce storiche e culturali del passaggio di importanti vie commerciali e della Via della Seta. Differenti filosofie e religioni si incontrano in questa regione. Nel II secolo d.C. i Cristiani partiti da Gerusalemme, passando per Antiochia e Cesarea, giunsero in Anatolia Centrale e si stabilirono nei pressi di Derinkuyu.

La gente della Cappadocia, con lo scopo di proteggersi dalle invasioni, scorrerie ed irruzioni, si nascondeva negli antri delle grotte, fatti in modo tale da non essere individuati. Dato che avrebbero potuto essere obbligati a vivere per lunghi periodi in questi ambienti senza poter uscir fuori, vi costruirono all’interno depositi di provviste, cisterne per l’acqua, cantine per il vino e templi per la preghiera.

I Primi Cristiani, stanchi della tirannia e delle persecuzioni degli imperatori Romani, cominciarono a stabilirsi nelle città sotterranee della Cappadocia con la roccia morbida che si prestava ad essere lavorata facilmente. Le città sotterranee che risalgono a periodi precedenti la nascita di Cristo, diedero alla gente che cercava sicurezza e pace, la possibilità di creare con il cuore e la fatica rifugi, chiese e monasteri.

Le città sotterranee, uniche nel loro genere, sono il prodotto di una tecnica perfetta, che perfino oggi stupisce i visitatori con i suoi sistemi di aerazione, i tunnel per la circolazione d’aria, i sistemi di sicurezza, le interessanti tecniche alle entrate e alle uscite, i suoi pozzi e i suoi meccanismi per la raccolta dei rifiuti

In Cappadocia ci sono più di mille Chiese. La costruzione, la struttura architettonica, le decorazioni artistiche degli ambienti interni delle chiese, suscitano ammirazione. Nelle chiese si notano le piante basilicali a navate o a forma di croce, vestiboli all’ingresso, colonne, archi, volte e cupole. L’arte degli affreschi delle chiese è frutto di lavori molto accurati. Le città sotterranee e le chiese, dove oggi i lavori di restauro e di manutenzione proseguono regolarmente, accolgono un gran numero di visitatori.

La Cappadocia, con l’avvento della Religione Islamica in Anatolia, diede ospitalità a famosi sapienti islamici. Hacı Bektaş-ı Veli, il mistico turco e islamico, nel XIII secolo, scelse come sua patria il Distretto Hacıbektaş di Nevşehir, dove oggi c’è un museo storico con all’interno la tomba di Hacı Bektaş-ı Veli. Il saggio, che costituì l’Unione Turca in Anatolia, che basò la sua filosofia sui principi dell’amore, della tolleranza, della condivisione e dell’uguaglianza sociale, riflette l’essenza dello stesso pensiero della Dichiarazione universale dei Diritti Umani del 1948. Le cerimonie di commemorazione di Hacı Bektaş-ı Veli, che sono organizzati annualmente a livello internazionale (16-18 Agosto), richiamano la visita dei credenti.

La filosofia “Ahilik”, fondata dall’ideologo Ahi Evran, che si basa sull’unione armoniosa dell’etica con l’arte, si è sviluppata nella zona di Kırşehir ed ha disseminato i semi dell’amore nel cuore della gente dell’Anatolia.

Le crepe e i crolli provocati dal raffreddamento delle lave costituite in gran parte da basalto e andesite, fuoriuscite dal Monte Hasandağı, formò il canyon di Ihlara. Il ruscello Melendiz, che si incanalò in queste crepe e contribuì alla formazione attuale di questo canyon, anticamente venne chiamato “Potamus Kapadukus” che vuol dire il fiume della Cappadocia. La Valle di Ihlara, lunga 14 km, inizia da Ihlara e termina a Selime. L’altezza della valle varia tra i 100–150 m. Lungo la valle vi sono numerosi rifugi e chiese scavate nella roccia. I luoghi da vedere sono Eğritaş, Ağaçaltı, Kokar, Yılanlı, Pürenli, Kırkdamaltı, Ala Direkli, le Chiese del Monastero di Kale e la Cattedrale di Selime.

Scopriamo insieme il segreto delle nuvole bianche che ci circondano. Sono le colombe, una più bella dell’altra, che svolazzano nelle valli intorno a Uçhisar, a Göreme-Kılıçlar e Güllü Dere, Ürgüp Üzengi, Orta Hisar-Balkan Deresi e Kızılçukur, nella valle Çat nei pressi di Nevşehir e nella valle di Soğanlı entro i confini di Kayser. La colomba è il simbolo del legame familiare e della pace per il Credo Islamico, mentre è quello dello Spirito Santo per il Credo Cristiano. Sono state costruite delle colombaie sui punti alti di quasi tutte la valli e sui camini di fata in direzione est o sud.

Se siete pronti con la vostra macchina fotografica, la Cappadocia vi aspetta per eternare le sue visioni fantastiche. Uçhisar, a 7 km da Nevşehir, è molto interessante da un punto di vista estetico. Potrete osservare meglio tutta la zona dalla Fortezza di Uçhisar, che è il suo punto più alto.

Stiamo per giungere ai “Centri di fede”, dove si respira intensamente un’aria mistica. Nel periodo Romano, si pensa che la gente di Avanos destinasse a necropoli la zona di Göreme, a 10km da Nevşehir.

Il Museo all’aria aperta di Göreme è il luogo dove nacque la dottrina fondata da San Basilio il Grande e dai suoi fratelli, che consisteva nel sistema d’istruzione che si basa sull’unione di tutte le istanze cristiane. Nelle Chiese di Tokalı, Elmalı, Yılanlı, Karanlık e Çarıklı, nel Monastero delle monache e dei monaci e nella Cappella di San Basilio, si respira tuttora la stessa atmosfera attraverso i loro stili architettonici ed i loro affreschi.

Çavuşin, a 2 km da Göreme è il più antico insediamento della zona. La Chiesa di Çavuşin, realizzata nel 964–965, è ornata di affreschi che rappresentano episodi del Vangelo e della vita di Gesù.

Zelve è un centro della Cappadocia con le sue chiese, la cella di San Simeone e l’antica località di Paşabağları.

Le Chiese di Santa Teodora e Pancarlık a Ürgüp, a 20 km da Nevşehir, considerata il centro della Cappadocia, sono interessanti per i loro splendidi affreschi.

Il punto più interessante di Ortahisar, a 6 km da Ürgüp, è la sua fortezza , importante da un punto di vista strategico. Ai piedi di questa si possono vedere esempi dell’ architettura civile della Cappadocia. Ad ovest di Ortahisar c’è anche la Chiesa di Üzümlü.

Mustafapaşa, 6 km a sud di Ürgüp , è una cittadina dove fino agli inizi del XX secolo i Greci e i Turchi vivevano insieme. Le sue vecchie case greche sono un bell’esempio della lavorazione della pietra.

In seguito agli scavi dell’ antica città di Sobesos, nel villaggio di Şahinefendi a 30 km da Ürgüp, sulla via Ürgüp-Soğanlı, sono venuti alla luce la sala riunioni della città e il complesso termale. La sala riunioni, che copriva uno spazio di circa 400m , aveva due celle di cui una con mosaici e l’altra con una tomba. Inoltre aveva una sala principale con un colonnato, pavimento a mosaici e muri affrescati.

La città sotterranea di Tatlar, di cui si possono visitare i due piani, si trova a 10km da Acıgöl, nella zona di Nevşehir. I ricercatori, che iniziarono gli scavi per la moltitudine delle chiese presenti, affermano che Tatlar più che luogo di insediamento civile sia stato un monastero o una guarnigione, usati a scopo religioso o militare. La chiesa di Tatlar è ornata di affreschi mantenuti abbastanza bene.

L’unica zona dove si possono vedere i camini di fata a forma di fungo è quella dove si trovano le vestigia del Castello all’aria aperta, risalente al IX-X secolo, che rappresentano un importante sito archeologico con i loro innumerevoli ambienti e chiese scavate nella roccia di tufo.

Le chiese di Karabaş, Kubbeli e Santa Barbara (Tahtalı), che si trovano nella valle di Soğanlı tra le città di Kayseri e Yeşilhisar, hanno un’importanza particolare per i loro stili architettonici e le raffigurazioni degli affreschi.

La chiesa di Eski Gümüş fa parte di un monastero rupestre nella cittadina di Gümüşler, 8 km a nord-est di Niğde. Le scene degli affreschi sono molto dettagliate e lavorate nei particolari. Accanto a questa, sono luoghi importanti da visitare, le città sotterranee di Kavlaktepe, Pertek, Konaklı, Bağlama, Kayırlı, inoltre le chiese di Yeşilyurt, Akdaş Andabalis sono importanti per i fedeli cristiani. Sono meraviglie da non perdere, Tyana, l’antica città del periodo romano, la fortezza di Niğde, il caravanserraglio dell’epoca Selgiuchide di Ulukışla Öksüz Mehmet Paşa.

Sono luoghi di culto storici le chiese di Üçayak, Derefakılı, Aflak e Aksaklı situate nella città di Kırşehir e realizzate nelle grotte.

Destano grande ammirazione gli insediamenti sotterranei della Cappadocia per la loro struttura. Tra questi, quelli di Kaymaklı, Derinkuyu, Mazı, Özkonak, Tatlarin sono impressionanti. Le città sotterranee di Mucur, Dulkadirli, İnlimurat, Kümbetaltı e Kepez sono strutturate in modo suggestivo e per lungo tempo sono state usate come luogo di riparo e dopo i lavori di restauro sono state aperte alle visite.

Inoltre, i visitatori che giungono in Cappadocia, inclusa nella Lista del Patrimonio Culturale Mondiale UNESCO, hanno anche l’opportunità di vedere le opere scelte dell’architettura Selgiuchide e Ottomana.

Alcune di queste opere senza eguali sono nella città di Aksaray la Eğri Minare, Alayhan e Sultanhanı, opere del periodo Selgiuchide; la Moschea Ulu Cami è un’opera che riflette le caratteristiche del periodo della dominazione Karaosmanoğlu. Nella città di Nevşehir la moschea Ürgüp Taşkınpaşa Cami risalente al periodo dei Karamanlı, il Caravanserraglio Sarıhan del periodo Selgiuchide. A Niğde sono edifici straordinari: Sungur Bey Cami, Rahmaniye Cami, Niğde Alaaddin Cami, Hüdavent hatun Türbesi. Nella città di Kayseri: Döner Kümbet, Sırçalı Kümbet, Ali Cafer Kümbeti, Cami Kebir, Hunat Hatun Külliyesi, Kurşunlu Cami, Güpgüpoğlu Konağı, Kara Mustafa Paşa Kervansarayı, Karatayhan Kervansarayı e la Şugaiye Medresesi che è la prima Scuola Medica in Anatolia e in Turchia (attualmente ospita il Museo della Storia della Medicina). Edificato nel 1205 per volontà di Gevher Nesibe, sorella del Sultano Selgiuchide Gıyaseddin Keyhüsrev I, è un’opera importante da vedere. Opere sontuose da un punto di vista storico e artistico della città di Kırşehir sono le Moschee di Cacabey, di Ahi Evran, il Mausoleo di Aşıkpaşa, Melikgazi Kümbeti e Kesikköprü.

Il vino della Cappadocia

Ci state a passare per le “Case del Vino di Ürgüp” per trasformare la fatica del viaggio in una piacevole leggerezza? I vini del luogo vengono serviti ai visitatori in calici di ceramica o di autentica terracotta. Sappiamo che non potrete saziarvi al gusto del vino rosso sangue o del vaporoso bianco che gocciola nel vostro calice dall’uva delle fertili vigne della Cappadocia. Qui, una parte della gente locale produce il vino con tecniche moderne mentre l’altra parte continua ancora con metodi ancestrali.

Le mongolfiere

La Cappadocia offre ai visitatori la sua fantastica natura, che va oltre ogni immaginazione, unita a raffinatezze estetiche.

Scoprire la leggiadria del luogo con una gita in mongolfiera sarà un piacere unico ed esclusivo! Questo tipo di escursione ottenne un notevole successo col campionato di mongolfiera organizzato in Cappadocia nel 1997. Queste mongolfiere dotate di comandi per muoversi in alto e in basso, con la maestria dei loro piloti, a volte raggiungono i 3000 piedi di altezza (circa 1000 metri) e a volte scendono fino a sfiorare gli alberi. Ciò vi darà l’opportunità di fare “un viaggio fantastico” spinti dal vento locale o dai venti di alta quota.

Con le mongolfiere, che prendono il volo di buon mattino dalla valle di Göreme, potrete ammirare e scoprire dall’alto la geografia magica della Cappadocia, gli incredibili camini di Fata formatisi in millenni, i luoghi di insediamento di Ürgüp, Avanos, Çavuşin, Zelve, Göreme, Uçhisar, il sorgere del sole e il suo tramonto nell’imbrunire.

Tour a cavallo (safari)

Potrete vedere, andando a cavallo, la natura da fiaba della Cappadocia, il cui nome significa “il paese dei bei cavalli”. Sarà un’attività molto piacevole visitare le valli che mantengono la loro naturalezza ed i villaggi che vivono le loro tradizioni.

Il Safari a cavallo è una passeggiata che si basa sulla sintonia tra la natura e l’uomo col cavallo. Questa attività si effettua in gruppo. Potete partecipare a tour di 2-3 ore o a quelli giornalieri insieme a guide di grande esperienza nel campo e che conoscono bene la zona o volendo potete partecipare a tour ancora più lunghi con pernottamenti in tenda o in albergo.

La Terracotta

Il passato della lavorazione della terracotta in Cappadocia, risale agli Ittiti. La realizzazione del vaso in Anatolia iniziò nel Periodo Neolitico a Çatalhöyük'te (Konya) nel 7000 a.C. Nel 2000 a.C. gli Assiri giunti qui dalla Mesopotamia per il commercio, insegnarono agli Ittiti a realizzare i vasi in terracotta. Questo artigianato è stato tramandato dalle civiltà vissute in questa regione fino ai nostri giorni.

Avanos è la zona della Cappadocia nota per il pentolame in terracotta. La città, fondata su un territorio vulcanico, è adatta alla produzione della ceramica grazie al fango di qualità trasportato dal fiume Kızılırmak e per i ricchi depositi di argilla presenti nell’ambiente circostante. La grassa terra rossa, che in seguito a molteplici procedure si trasforma in un impasto di ceramica di qualità superiore, grazie ad abili mani, prende forma in semplici laboratori.

Tessitura di Tappeti e Kilim

La tessitura, che è presente in Cappadocia fin dal Periodo Bizantino, è diffusa soprattutto ad Ürgüp e Avanos. Ad Avanos, inoltre, si realizzano Kilim con disegni diversi da quelli tradizionali. Negli antichi tappeti del luogo, realizzati con tinture naturali, sono dominanti i motivi selgiuchidi, mentre oggi nei motivi si nota l’influenza delle zone circostanti. Negli innumerevoli negozi in Cappadocia non sono esposti solo tappeti e Kilim locali, ma ve ne sono di quelli provenienti da tutte le regioni della Turchia.

Lavorazione dell’onice

Sin dai tempi remoti, in Cappadocia, la pietra ebbe una grande incidenza nella vita quotidiana. La pietra venne usata non solo per le case, i luoghi di culto e l’architettura, ma anche per oggetti ornamentali. L’onice, presente in particolare nella zona di Hacıbektaş, si trova nei colori giallo, rosa, rosso e bianco. Vi è anche un tipo denominato “pietra venata” che ha più colori. L’onice, modellata e lavorata con diversi motivi, viene usata per la realizzazione di monili personali e accessori per la casa.

Alloggio

Potete alloggiare nei tanti alberghi e pensioni della zona, ma volendo, come i vecchi abitanti della Cappadocia, potreste soggiornare nei graziosi alberghi ricavati nei camini di fata oppure scavati nella roccia con tutte le stanze progettate e decorate in modo particolare, al di fuori del concetto di albergo standard.

Shopping

Gli oggetti tipici dell’artigianato locale, che sono esposti nei negozi e nei mercati, hanno acquisito una varietà notevole per quanto riguarda il progetto, il colore ed il disegno. L’onice del luogo, prima di raggiungere l’acquirente, passa di forma in forma. Le “bambole di pezza”, dolce riflesso del calore e della grazia locale, costituiscono pezzi da collezione con il loro variopinto abbigliamento ornato di diversi motivi. Non dimenticate di comperare cocci vari, maioliche, soprammobili fatti di tufo e pietra, tappeti e kilim tessuti a mano e lo squisito vino locale.

Non partire senza …

• Aver visto la Moschea Ahi Evran e la Madrasa Çağatay

• Aver visitato la Valle di Ihlara, Güzelyur e il Museo di Niğde

• Aver fatto del trekking sul Monte Aladağ, considerato la capitale del turismo di montagna in Turchia

• Aver fatto del rafting nel Fiume Zamantı

• Aver visto le Chiese Rupestri e l’arte bizantina degli affreschi

• Aver scoperto la Cappadocia in mongolfiera

• Aver acquistato cocci vari, ornamenti realizzati in rame e onice, oggetti da regalo in pelle

• Aver degustato i vini locali

Come arrivarci

Aksaray : Si può raggiungere Aksaray da ogni città con le autostrade.

Kayseri : Si può raggiungere Kayseri in aereo, in macchina e in treno.

Kırşehir : Si può raggiungere Kırşehir da ogni città con le autostrade.

Nevşehir : Si può raggiungere Nevşehir in aereo e in macchina.

Niğde : Si può raggiungere Niğde in macchina e in treno.

Eventi locali

AKSARAY

• Il Festival di Cultura, Fratellanza ed Amicizia Greco-Turco viene organizzato annualmente nel mese di Luglio dalla Direzione del Municipio di Güzelyurt

• Il Festival di Turismo e Cultura di Aksaray-Ihlara viene organizzato annualmente nei giorni 15-21 di Luglio dalla Direzione del Municipio di Aksaray

• Le Giornate di Commemorazione di Yunus Emre sono organizzate annualmente nella prima settimana di Settembre dalla Direzione di Cultura e Turismo

NİĞDE

• Festival della Ciliegia di Darboğaz: 9 – 12 Luglio a Ulukışla-Darboğaz

• Festival della Cultura e Turismo di Tyana: la prima settimana di Agosto a Kemerhisar

• Festival dell’Uva e della Cultura di Ulukışla: quarta settimana di Settembre

• Festa dell’Alpinismo e dell’Altopiano di Çamardı: Luglio-Agosto a Çamardı

NEVŞEHİR

• Concorso Internazionale del Vino e Festival della Vendemmia a Ürgüp: 3-4 Settembre

• Festival Internazionale del Turismo e dell’Artigianato di Avanos: 31 Agosto – 01 Settembre

• Festa del Banchetto Turkmeno: terzo sabato di Settembre

• Celebrazioni per la commemorazione di Hacı Bektaş-ı Veli con Eventi di Cultura e Arte: 16-18 Agosto

KIRŞEHİR

• Festa dei Poeti Popolari. Viene organizzata annualmente nel mese di Agosto dalla Direzione del municipio di Kırşehir

• Giornata Commemorativa di Yunus Emre. Viene organizzata annualmente nella prima settimana di Settembre dalle Prefettura di Kırşehir

• Settimana di Cultura “Ahi “ e Festa dell’Artigiano. Viene organizzata annualmente nella seconda settimana di Ottobre dalla Prefettura di Kırşehir

KAYSERİ

• Settimana di Cultura “Ahi. Nei giorni 10–16 Ottobre

• Festa della Neve a Erciyes: viene organizzata annualmente in differenti date

• Festa del Rafting a Zamantı.: organizzata annualmente in differenti date

• Settimana di Cultura ed Arte e di Commemorazione di Mimar Sinan: 9-16 Aprile

Direzioni Provinciali per la Cultura ed il Turismo

AKSARAY Taşpazar Mah., Kadıoğlu Sok., No : 1,

Tel: (382) 212 46 88-213 24 74

(Info.) Taşpazar Mah., Kadıoğlu Sok., No : 1,

Tel : (382) 213 24 74, Fax : (382) 212 35 63

Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., www.aksaraykulturturizm.gov.tr

GÜZELYURT Güzelyurt İlçesi, Çarşı Merkezi,

Tel : (382) 451 24 98

IHLARA Ihlara Kasabası, Vadibaşı Girişi,

Tel : (382) 453 74 82

KAYSERİ Kültür Merkezi, Seyit Gazi Mah., Ahmet Yesevi Bulv., No : 42,

Tel : (352) 222 03 63-222 08 98, Fax: (352) 232 25 81

Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., www.kayserikultur.gov.tr

(Info.) Cumhuriyet Meydanı, Zeynel Abidin Türbesi Yanı, Melikgazi

Tel : (352) 222 08 98- 222 03 63

KIRŞEHİR Ahi Evran Mah., Ahi Evran Cad., No : 10, Tel : (386) 213 44 43

Fax : (386) 212 32 95

NEVŞEHİR Yeni Kayseri Cad., No : 14,

Tel : (384) 213 42 60, Fax : (384) 213 70 45

Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., www.nevsehirkulturturizm.gov.tr

AVANOS Tel : (384) 511 43 60, Fax : (384) 511 43 60

HACIBEKTAŞ Tel : (384) 441 36 87, Fax : (384) 441 33 94

ÜRGÜP Atatürk Cad., Park İçi No : 37,

Tel (384) 341 40 59, Fax : (384) 341 40 59

NİĞDE Bor Cad., Kültür Merkezi Binası

Tel : (388) 232 33 93-94, Fax : (388) 232 00 58

Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

facebooktwitterinsta