Canaïma contribuisce alla salvaguardia del territorio e delle popolazioni indigenee si impegna a contribuire alla riforestazione con l’aiuto concreto dell’azienda piemontese

 

Compagnia dei Caraibi, azienda piemontese importatrice e distributrice di distillati premium da tutto il mondo, presenta un nuovo affascinante brand dalle origini amazzoniche, Canaïma, gin premium ideato da D.U.S.A. (DistileriasUnidas S.A.), la distilleria venezuelana produttrice dell’iconico Rum Diplomático.

 

Canaïma è un gin finemente bilanciato e composto da 19 botaniche,di cui ben 10 provenienti dalla foresta Amazzonica, dove vengonoraccolte direttamente dalle comunità locali nel pieno rispetto del territorio. Tra queste, alcune come l’açai, il frutto dell’anacardo,o quello della passione nella sua versione endemica, rappresentano una novità in distillazione e contribuiscono a rendere Canaïma un gin insolito e affascinante fin dal primo assaggio. Altre 8 botaniche sono quelle tipiche dei gin più tradizionali, mentre la restante è caratteristica proprio della località La Miel, sede della distilleria,a rappresentare un richiamo al Venezuela, così come il nome Canaïma, che deriva da uno splendido parco naturale già patrimonio dell’umanità.

 

La produzione di Canaïma è un processo complesso, ogni botanica infatti viene trattata individualmente, macerata e successivamente distillatacon modalitàdifferenti per preservarne gusto e identità. Macerazione e distillazioneavvengono invece in alambicchi di rame vintage da 500 litri e consentono ai Masters Distillers di creare un Ginunico e capace di rifletterela lunga tradizione propria della distilleria D.U.S.A.Una gradazione alcolica del 47%, consente a Canaïma di schiudersi in una grande armonia di sapori e aromi per un profilo di gusto decisamente unico.

 

Per impreziosire ulteriormente il progetto, una prima serie di cocktails perfect serve sono stati sviluppati in collaborazione con Simone Caporale, uno dei barman italiani più capaci e riconosciuti al mondo che ne ha studiato gli aromi esaltandone il carattere: "È stato un piacere per me essere coinvolto in un grande progetto come questo, la conservazione dell'Amazzonia e della sua gente è sempre stata una causa importante per me”.

 

La sua ricetta G&G con Gin Canaïma, East Imperial Grapefruit soda e lime, nella sua semplicità, esalta al meglio tutte le caratteristiche e le botaniche esotiche di questo insolito gin.

"La nostra intenzione non è stata solo quella di portare al mondo un gin eccezionale, ma anche di contribuire al benessere delle comunità locali attraverso la nostra collaborazione con la Tierra Viva Foundation e Saving the Amazon", aggiunge Edouard Beaslay, Global Marketing Director del brand.

 

Canaïma collabora attivamente infatti con le popolazioni indigene esperte nella raccolta delle diverse botaniche, affinché ciò avvenga in modo rigorosamente rispettoso dell'ambiente. La fondazione Tierra Viva si occupa di sviluppare tutti i materialiPOSper la comunicazione del brand, che vengono realizzati rigorosamente a mano e dalle popolazioni locali. La progettazione e l'acquisto di artigianato creanocosì posti di lavoro per le diverse comunità della regione. Saving the Amazon combina tecnologia e potenziale umano delle comunità indigene per contrastare la deforestazione dell'Amazzonia contribuendo alla piantumazione del territorio.

 

Canaïma si impegna a destinare il 10%delle sue vendite a queste realtà per aiutare a preservare la loro cultura radicata, il loro patrimonio e la riforestazione della regione amazzonica, contribuendo allo stesso tempo al benessere, alla sicurezza e alla trasformazione delle condizioni 3socioeconomiche delle comunità locali.

 

Compagnia dei Caraibi, che da sempre condivide gli stessi valori di solidarietà e sostenibilità, ha voluto contribuire ai nobili obiettivi di Canaïma, devolvendo allo stesso circuito di associazioni una percentuale importante delle bottiglie vendute durante il giorno di presentazione al Gin Day di Milano.

 

https://canaimagin.com/en/

http://www.tierraviva.org/

https://www.savingtheamazon.org/

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