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E’ il cuore pulsante dell’Unione Europea, l’emblema di un sogno, la “capitale delle capitali”: Bruxelles è una tra le città più conosciute del mondo, ma la sua grisaglia istituzionale non deve ingannare. Oltre ad essere frequentata assiduamente da politici e giornalisti, è da sempre una delle destinazioni turistiche più amate del Vecchio Continente: tra le icone per eccellenza, impossibile non citare la leggendaria Grand Place, il Manneken-Pis, la sede del Parlamento Europeo e il Museo Magritte che custodisce la collezione di opere d’arte più importante al mondo del Maestro del surrealismo. Passeggiando per Bruxelles si respira un’atmosfera vivace, pittoresca e dinamica, in grado di conquistare tutti: giovani e meno giovani, famiglie, amanti del buon cibo, della vita notturna, dell’arte, del design e della cultura pop. Come se non bastasse, Bruxelles è una delle capitali più sostenibili d’Europa, con 28 di verde pro capite tra parchi, viali alberati, giardini all’inglese e persino boschi e foreste!

I GRANDI CLASSICI

Il cuore pulsante della città è la Grand Place, tra le piazze più belle del mondo, circondata dai palazzi delle antiche corporazioni delle arti e dei mestieri, con il loro trionfo di stucchi e statue dorate: tra gli edifici, risalenti per la maggior parte alla fine del XVII secolo, spicca l’Hôtel de Ville, capolavoro gotico brabantino, con il Beffroi, la torre alta 96 metri talmente bella e slanciata da essere definita “Tour Inimitable”. A poco più di 200 metri, ecco il Manneken-Pis, la fontana in bronzo raffigurante un bambino che fa la pipì, diventata il simbolo dello spirito ironico e anticonvenzionale della città. Spesso lo si trova vestito con uno dei suoi “outfit” a tema, ricevuti in dono da ogni parte del mondo e conservati nel “guardaroba” di Maison du Roi, nella Grand Place.

Uno degli appuntamenti più attesi dei prossimi mesi è la XXII edizione del Tapis de Fleurs: un vero e proprio tappeto di fiori lungo 75 metri e largo 24 che ricoprirà la Grand Place dal 13 al 16 agosto 2020. Realizzato impiegando una media di 550.000/600.000 coloratissime corolle, in gran parte begonie, viene allestito ogni 2 anni ed è sempre ispirato ad un tema, che guida anche la composizione di musiche e la realizzazione di spettacoli di son et lumière. L’ultima edizione, nel 2018, è stata intitolata “Guanajuato, cultural pride of Mexico” in omaggio alla regione messicana del Guanajuato, caratterizzata da un ricco patrimonio storico culturale e da una lunga tradizione legata alla coltivazione dei fiori, che la accomuna al Belgio.

SEGGI, ATOMI E PUFFI

Imperdibili una visita alla sede del Parlamento Europeo, che offre interessanti percorsi guidati a base di istallazioni multimediali e interattive, e una sosta all’Atomium, costruzione in acciaio che rappresenta un atomo di ferro, realizzata in occasione dell’Esposizione Universale del 1958: all’interno delle sue 9 sfere trovano spazio esposizioni d’arte, mostre temporanee, un ristorante panoramico e la Kid’s Sphere, ricca di sorprese per i più piccoli. Bruxelles è la città che meglio di tutte sintetizza la creatività belga, che si manifesta in diverse forme: dal surrealismo di Magritte alla pittura fiamminga, fino ai fumetti. Proprio nel centro storico è possibile visitare il Museo del Fumetto (Centre Belge de la Bande Desinée o CBBD) dove sono custoditi segreti e memorabilia legati ai Puffi e agli altri eroi dei bambini nati proprio in Belgio, come Lucky Luke, cowboy irriverente “che spara più veloce della propria ombra”, Tintin, reporter giramondo sempre alla ricerca di notizie e misteri da risolvere, e Gaston Lagaffe, simpatico combinaguai. E se il contenuto del museo è in grado di entusiasmare i fan del fumetto di tutte le età, anche il “contenitore” non è da meno: un vero e proprio tempio dell’art nouveau, progettato da Victor Horta.

ART NOUVEAU E ART DÉCO

Horta è l’artefice di tutti i capolavori architettonici di Bruxelles, che nel “fin de siècle” vide fiorire uno straordinario genio creativo. Meritano una visita le principali case in stile liberty realizzate dall’architetto, di cui 4 iscritte nel Patrimonio dell’Umanità, a cominciare dalla Maison e Atelier Horta (1898), progettata dall’architetto come propria residenza e studio, oggi trasformata in un museo che custodisce mobili, oggetti e documenti dell’epoca. I più sportivi possono optare per un bike tour attraverso i quartieri residenziali per ammirare anche le testimonianze art déco, con le sue linee squadrate e il suo rigore estetico: da non perdere, Palais Stoclet, capolavoro di Josef Hoffmann i cui interni sono decorati con affreschi di Klimt e Moser, e la Basilica di Koekelberg, la quinta chiesa più grande al mondo.

DAL MOMA AI MURALES

Ed è proprio un altro esempio di architettura art déco della città, ovvero l’ex Garage Citroën realizzato negli anni ’30 per la produzione di automobili, che si candida a diventare il nuovo fulcro dell’arte moderna in città. A partire dal 2022, i 38.000 di vecchie officine, uffici, cucine e altri spazi dell’iconica fabbrica in vetro, ferro e cemento, ospiteranno il Kanal Centre, il primo Museo di Arte Moderna e Contemporanea di Bruxelles. Il progetto nasce dalla collaborazione con il Centre Pompidou di Parigi, che si è impegnato a offrire una consulenza qualificata e a prestare una parte della collezione del Beaubourg per partecipare al lancio del nuovo museo.

L’arte a Bruxelles non conosce confini, e così dall’arte moderna al pop il passo è veramente breve! Passeggiando nelle vie del centro non è raro imbattersi in coloratissimi e giganteschi murales che riproducono i personaggi più famosi del mondo dei fumetti. Tanto nel centro storico, quanto nelle zone più periferiche, si trovano intere facciate di edifici colorate con scene cult e divertenti affreschi opera di artisti provenienti da tutto il mondo. Sono talmente tanti che Visit Brussels, l’ente di promozione turistica della città, ha messo a punto una vera e propria mappa con la dislocazione esatta, così da poter scegliere se seguire il percorso a tema o lasciarsi sorprendere di volta in volta.

STREET FOOD E CIOCCOLATO D’AUTORE

A passeggio tra i murales, potrebbe venire un po’ di fame: e quale occasione migliore per assaggiare le specialità dello street food locale? Le protagoniste assolute sono le patatine fritte, insieme ad un altro “must”: le gaufre o wafles, tipiche cialde dolci, croccanti fuori e morbide dentro, servite calde con cioccolato fuso, panna montata, marmellata o fragole e banane. E come non citare la birra? Oltre ad essere la bevanda nazionale, è un ingrediente irrinunciabile nella maggior parte delle ricette tipiche. Nata da una originale rielaborazione della tradizione francese, la cucina belga offre un’ampia varietà di portate di carne, proveniente dalle pianure del Brabante, e di pesce del Mare del Nord, con una netta predilezione per le cozze. La colonna portante della tradizione locale, però, è il cioccolato, a cui Bruxelles dedica interi musei, oltre ad eventi, workshop e dolcissimi laboratori. Il cioccolato belga è conosciuto e apprezzato per il suo aroma particolarmente intenso e per l’utilizzo di materie prime eccellenti. Bruxelles, inoltre, è la patria mondiale della pralina, inventata nel 1902 da Jean Neuhaus sotto le arcate delle Gallerie Reali Saint-Hubert: da allora il profumo di cioccolato è una costante nelle vie che circondano la Grand Place, animate da decine di locali storici che propongono “manon”, “orangette”, tartufi e decine di altri capolavori del gusto. Imperdibile una sosta proprio da Neuhaus che oggi, a più di un secolo dall’invenzione delle praline, ne offre più di 60 tipi diversi.

LA CAPITALE ARCOBALENO

Oltre a poter contare su una legislazione particolarmente attenta alle istanze del mondo LGBT, Bruxelles è una città cosmopolita, aperta e stimolante che nel tempo ha saputo conquistare un primato di cui va molto fiera: quello di capitale più gay friendly d’Europa.

Tra Rue du Marché au Charbon e Rue des Pierres si possono trovare numerosi locali animati da un’atmosfera frizzante, ma c’è spazio anche per lo shopping vintage e la scoperta delle nuove tendenze nel design e nella moda: il quartiere di Dansaert, ad esempio, è il fulcro dell’arte e della creatività contemporanee. L’anima più smaccatamente trasgressiva, eccentrica e anticonformista è quella de La Démence, una rassegna di gay party che si svolgono ogni mese, richiamando giovani provenienti da tutta Europa, in media più di 2.000 partecipanti per data.

Oltre a La Démence, ogni settimana la città propone festival e manifestazioni speciali: ecco perché la maggior parte degli hotel offre tutto l’anno pacchetti con late check out in camera doppia o singola, spesso abbinati ai biglietti per le serate.

LA CITTA’ IDEALE PER CONGRESSI, INCENTIVE ED EVENTI

Nel cuore istituzionale, oltre che geografico, d’Europa, Bruxelles è la prima città del Continente per il turismo congressuale e si colloca ai primi posti anche su scala globale. Oltre alle istituzioni dell’Unione Europea e della Nato, ospita più di 2.000 associazioni internazionali, 15.000 lobbisti e 1.000 corrispondenti di testate giornalistiche. Agli organizzatori di eventi offre più di 350 location in grado di accogliere ogni tipo di meeting, da 10 a 10.000 persone! La scelta spazia dallo stile moderno e funzionale dei centri congressi più recenti al fascino senza tempo delle dimore private e dei palazzi art nouveau. E poi, musei, teatri, centri culturali e castelli. Il tutto, supportato da oltre 20.000 camere suddivise in più di 200 hotel situati in ogni angolo della città, e da una fitta rete di collegamenti aerei e ferroviari. A ciò si aggiunge la disponibilità di personale altamente qualificato in tutti i campi: traduttori, interpreti, hostess, guide, accompagnatori, allestitori, autisti e tanti altri professionisti il cui contributo è essenziale per la buona riuscita di ogni evento.