Nella dolcezza dell'autunno, la capitale francese ritrova i suoi ritmi nel segno dell'arte di vivere. Un'arte di vivere che si declina fra i parchi e i giardini di una Parigi sempre più green, nei piaceri gourmandes assaporati nella terrazza di un museo, per poi entrare nei musei, a godersi le grandi mostre che da sempre sono la cifra della città.

5 PARCHI E GIARDINI PER "RESPIRARE" PARIGI!

Cominciamo dal Giardino delle Tuileries, centralissimo, nel 1° arrondissement. Disegnato da André Le Nôtre, il famoso architetto dei giardini del re, costellato di statue di Maillol, Rodin, ìGiacometti , e grandi bacini d'acqua, è un’oasi di relax. Ora che è finita l’estate e il grande luna park va in riposo fino al giugno prossimo, ritrova la tranquillità di sempre: il posto giusto per leggere, passeggiare, ammirare.. Altrettanto centrali e altrettanto storici i Giardini del Luxembourg, 6° arr. Voluti nel 1612 dalla regina Maria de' Medici, sono una perfetta armonia fra giardino alla francese e giardino all'inglese. Un centinaio le statue disseminate nel parco, su cui si affaccia il Palazzo del Senato: la Statua della Libertà di Frédéric Bartholdi, riproduzione dell’originale donato agli Stati Uniti (un’altra copia, più grande, si trova al pont de Grenelle sull'Allée des Cygnes, un'isoletta sulla Senna), il busto di Charles Baudelaire, la statua di Beethoven..Punto centrale la celebre Fontana dei Medici, una lunga vasca fiancheggiata da alberi. Delizioso sedersi sulle tradizionali sedie in ferro attorno grande bacino d'acqua e godersi il relax. Nell’elegante 8° arr. ecco uno dei parchi più incantevoli di Parigi, il Parc Monceau, accesso da due monumentali porte in ferro battuto, tutte decorate, realizzate da Gabriel Davioud. All’interno, fra il verde, le statue in marmo di famosi scrittori e musicisti - Guy de Maupassant, Frédéric Chopin, Charles Gounod, Alfred de Musset..- fra alberi secolari e fiori. Molto romantici le Naumachie, laghetto ovale circondato da un colonnato semicircolare in stile corinzio e il Pavillon de Chartres, un colonnato a pianta rotonda costruito da Claude-Nicolas Ledoux, e destinato in origine a posto di guarda dei dazieri. Ora spostiamoci un po’ dal centro. Nel 14° arrondissement, a due passi dalla Città Universitaria, il **Parco Montsouris, **creato sotto Napoleone III e inaugurato nel 1869, ospita un lago, belle statue, grandi alberi, e numerose specie di uccelli, ed è spesso scenario di concerti gratuiti nel padiglione della musica. Stessa epoca, aperto anch’esso per volere di Napoleone III, il Parco des Buttes-Chaumont, XIX°arr, sulla collina, regala scorci da favola sulla città e sul quartiere di Montmartre. Grotte e le cascate, il ponte sospeso, il lago artificiale e il tempietto arroccato su un belvedere aggiungono un tocco fascino particolare a questo parco costruito su un’antica cava di gesso: è il più ricco di varietà di essenze forestali di tutta Parigi, ed è un vero paradiso ornitologico!

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PRANZO IN TERRAZZO AL MUSEO: 5 IDEE SPECIALI

A Pigalle, nel cuore del quartiere letterario della Nouvelle Athènes, il Musée de la vie romantique è un piccolo museo da scoprire. Allestito nella casa del pittore Ary Scheffer, 1830, è un tuffo nell’epoca romantica. Pianterreno dedicato a George Sand, con ritratti, mobili e gioielli, al primo piano tele di Ary Scheffer e dei suoi contemporanei, mostre, concerti. E nel delizioso giardino del museo,** la sala da thé Rose Bakery**, oasi di pace dove concedersi una pausa gourmande :un angolo magico del centro di Parigi. Ancora più centrale il Musée des Arts Décoratifs, il museo delle arti decorative di rue de Rivoli, a pochi passi dalle Tuileries, allestito in un’ala del Louvre, un viaggio nelle arti e nel design, fino ai grandi nomi contemporanei, da Philippe Stark a Jean Dubuffet, Jean Prouvé, Shiro Kuramata, Castiglioni. Il ristorante del museo, Le Loulou, look curato l’architetto Joseph Dirand, nella scenografica Cour du Carrousel, con terrazza nei giardini, offre uno dei più bei panorami di Parigi, dalla Pyramide del Louvre alla Torre Eiffel , e la cucina del giovane chef Benoit Dargère e dell’italiano Diego Compagno propone un bel mix di piatti italo-francesi. Al Museo d’Orsay le occasioni di visita non si contano , dalle splendide collezioni permanenti alle mostre temporanee (dal 13 ottobre Aubrey Beardsley e Da un museo all’altro sulle arti decorative). Una ragione in più scoprire proprio accanto, nell’ex Maison des dames des Postes, monumento storico, il ristorante Les Climats, look Art nouveau, cucina franco-giapponese premiata con una stella Michelin, cantina esclusivamente di vini di Borgogna, 8 500 bottiglie, e una bella terrazza sotto una grande vetrata, con giardino interno. Vicino a Les Invalides (meta d’obbligo la monumentale tomba di Napoleone) il Museo Rodin, un museo-gioiello, nel palazzo del ‘700 dove l’artista è vissuto, ospita un indirizzo gourmand fascinoso: L'Augustine, il nuovo cafè-resturaurant del museo, nel cuore del gran giardino delle sculture. Piatti di stagione creativi e contemporanei firmati da Amandine Chaignot e i dolci della Maison Lenôtre, magari anche per un tè del pomeriggio: una parentesi davvero magica. E sull’altra riva della Senna, ai piedi della Torre Eifell, il Museo del Quay Branly, architettura di Jean Nouvel, attorno un lussureggiante giardino di 800mq disegnato da Gilles Clément, con Le Cafè Jacques, oasi di pace e relax dove fermarsi anche solo a bere qualcosa, e il ristorante panoramico Les Ombres, cucina raffinata e vista splendida sulla città…super!

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5 MOSTRE DA NON PERDERE

Il corpo e l'anima, da Donatello a Michelangelo al Louvre Dal 22 ottobre al 18 gennaio 2021, in collaborazione con il Castello Sforzesco di Milano (dove sarà esposta dal 5 marzo al 6 giugno 2021) il Louvre propone una grande mostra dedicata alla scultura italiana del Rinascimento, da Donatello a Michelangelo: oltre 150 opere, in dialogo con le altre arti (pittura, disegni, oggetti d’arte)

Cézanne e i suoi maestri al Museo Marmottan-Monet, fino al 3 gennaio 2021. Per la prima volta, l’opera di Cèzanne a confronto con i capolavori dei più grandi maestri italiani, dal XVI al XIX secolo. Un’eccezionale selezione di dipinti, tra cui l’iconica Montagna Sainte-Victoire e le nature morte, a confronto con un raro gruppo di dipinti di Tintoretto, El Greco, Ribera, Giordano, Poussin. Una sessantina di capolavori alla scoperta dell’italianità di Cezanne e la sua influenza sui grandi maestri del Novecento: Carrà, Morandi, Boccioni…

Monet, Renoir, Chagall all’Atelier des Lumières Un’antica fonderia del 1835 è diventata L’Atelier des Lumières, uno spazio dedicato all’arte digitale, immenso e immersivo, per una percezione sensoriale dell’arte. Tema del 2020, fino al 3 gennaio 2021, l’esposizione Monet, Renoir, Chagall. Viaggi nel Mediterraneo. Un’immersione totale nei capolavori di una ventina di artisti, tra cui Renoir, Monet, Matisse, Dufy, Chagall..

Turner al Museo Jacquemart André Un museo pieno di fascino, quello aperto nell’ hôtel particulier di fine ‘800 dei collezionisti Edouard André e Nélie Jacquemart. Qui fino all’11 gennaio da vedere la grande mostra Turner, dipinti e acquerelli, 60 acquerelli e 10 dipinti a olio, alcuni per la prima volta in Francia, di Joseph Mallord William Turner (1775-1851), in collaborazione con la Tate Britain di Londra, a ricostruire il percorso del grande pittore romantico

Cindy Sherman alla Fondazione Vuitton Nello scenario unico della Fondazione Louis Vuitton, edificio spettacolare progettato dall’architetto Frank Gehry nel cuore del Bois de Boulogne fino al 3 gennaio è di scena una mostra dedicata alla fotografa e regista statunitense Cindy Sherman, circa 170 opere e oltre 300 immagini a ripercorrere tutta la carriera dell'artista

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