Girata all’interno di OGR Tech di Torino subito dopo il lockdown, a luglio 2020, l’Anfora di Clio rappresenta una nuova sfida per la linea dedicata all’Opera del Progetto Diderot della Fondazione CRT prodotta con la Fondazione Accademia Perosi. Il format dell’opera show, realizzato per la prima volta in Italia con la regia di Mario Acampa, si trasforma in Opera Movie.

 

L’Anfora di Cliochiude la trilogia ambientata sul Monte Elicona. I capitoli precedenti, La Vestale di Elicona (2017) e La Maschera di Erato (2018), hanno visto la partecipazione di oltre 22.000 studenti delle scuole primarie e secondarie di primo grado di Piemonte e Valle d’Aosta.

 

L’Opera Movie è stata una vera e propria scommessa. Di fronte alla chiusura delle scuole e all’impossibilità di produrre dal vivo lo spettacolo, la decisione è stata quella di trasformare il progetto in versione cinematografica.

 

“Non abbiamo avuto dubbi sull’affrontare la sfida della trasformazione dell’opera in formato cinematografico” spiega Stefano Giacomelli, direttore artistico dell’Accademia Perosi “Questo lavoro simboleggia la resilienza con la quale l’intero comparto culturale è pronto a portare avanti i propri progetti, guardando al futuro con speranza e con lo spirito di adattamento che lo contraddistingue”.

 

“Arte e tecnologia, creatività e innovazione: è il mix che contraddistingue il primo esperimento di Opera Movie Show digitale, che Fondazione CRT promuove e sostiene per avvicinare i giovani al mondo della lirica, attraverso il rimando a tematiche e linguaggi delle generazioni Z e Alpha, le vere native digitali - afferma Massimo Lapucci,Segretario Generale della Fondazione CRT e Direttore Generale delle OGR -. Un format replicabile, che valorizza i talenti e le professionalità del territorio e trova il proprio set naturale nelle OGR Tech di Torino, hub di contemporaneità proiettato sul futuro”.

 

Ne L’Anfora di Clio, l’autore e regista Acampa, ha indagato con attenzione il tema del cyber bullismo e delle fake news calandolo in un allestimento d’avanguardia e utilizzando abilmente un linguaggio comprensibile per i ragazzi.

 

“Ho voluto raccontare i rapporti umani ai tempi dei social” commenta Mario Acampa “le tematiche legate alla tecnologia sono trattate evitando qualunque demonizzazione, ma anzi spostando l’attenzione sulla consapevolezza degli utenti, soprattutto pensando all’importanza che internet riveste nella vita dei più giovani e di tutti noi”.

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