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Cigala's, marchio emergente del denim italiano che negli ultimi anni si è fatto strada nelle boutique più interessanti delle grandi città, ha scelto di costruire progressivamente una filiera produttiva eco-sostenibile.

Cigala's è stato uno dei precursori di questa svolta culturale. Da anni esprime una filosofia molto semplice mutuata dal design: Less is More, meno è meglio. L'esclusione dal ciclo produttivo di ogni procedura inquinante, l'uso di cotoni organici certificati, la lavorazione integralmente Made in Italy, i metalli atossici, le etichette riciclabili, non sono giudicate uno svantaggio nei calcoli aziendali, ma un valore aggiunto di ciascuna collezione.

Cigala's vuole fare impresa, bene, senza avvelenare il pianeta e sfruttare le persone. Fare jeans, perfetti, scartando per principio ogni processo che peggiori il mondo. Non cerca l'utile con la ricerca finalizzata a minimizzare i costi. Sa che la bellezza è un concetto più ampio dell'apparenza.

Bottoni e rivetti (Nickerl-Free già da alcune stagioni) possono vantare così anche la certificazione L.I.F.E., che garantisce una produzione a basso impatto ambientale: meno 65% nell'utilizzo di acqua; meno 16% nell'utilizzo di elettricità; meno 98% di trattamenti chimici; meno 85% di residui da smaltire.

E mentre le etichette applicate sul capo sono in ecofeltro PET, un poliestere prodotto con riciclo e certificato dal Global Recycle Standard (GRS) che assicura il rispetto dei rigorosi criteri ambientali e sociali, si aggiungono, a completare la rivoluzione eco sostenibile di Cigala's, anche i cartellini ricavati dal riciclo dei residui di denim e di cotone. Niente alberi tagliati, quindi, ma il riciclo di vecchi jeans che contribuiranno anche a conferire al cartellino particolari, e casuali, sfumature indaco.

Inoltre, nella nuova collezione primavera estate 2021 arriva un jeans in cotone organico 100 per cento: la tinta è lasciata "al naturale" e la materia prima è No-Ogm, coltivata senza pesticidi né fertilizzanti chimici.