La prima è Il seme della violenza - The Laramie project, regia Ferdinando Bruni e Francesco Frongia. scritto da Moisés Kaufman. In scena dal 7 giugno al 2 luglio.
Un testo profondo, stratificato e toccante che racconta il caso Matthew Shepard, uno studente ucciso brutalmente per motivi di odio omofobico. Poco dopo il delitto, la compagnia di Kaufman compie un viaggio verso Laramie, la città del Wyoming teatro del delitto, e qui trascorre lunghi periodi a intervistare gli abitanti, cercando di ricostruire gli eventi per dare un senso alla tragedia che li ha colpiti; il racconto che ne scaturisce va molto oltre la cronaca.
Il testo non si limita a trattare una questione legata alle tematiche dell’omofobia e della paura della diversità in generale, ma parla anche della funzione che il teatro può avere come strumento vivo di confronto con la realtà e come catalizzatore di dibattiti che riguardano da vicino anche tutti noi. Grazie alla forza del racconto il copione viene utilizzato nelle scuole di tutto il mondo come materiale didattico per l’educazione contro i pregiudizi. I genitori di Matthew hanno continuato la loro lotta per avere giustizia e, se oggi negli Stati Uniti la legge contro i crimini d’odio porta il nome di Matthew Shepard, lo dobbiamo a loro. Per tutte queste considerazioni lo spettacolo di Ferdinando Bruni e Francesco Frongia, che ha debuttato con successo nel luglio scorso al Napoli Teatro Festival, è stato intitolato, in accordo con l’autore, Il seme della violenza.
Lo spettacolo sarà in scena dal lunedì al venerdì ore 20.30; domenica 20 e domenica 27 ore 16.00
Dal 7 al 30 giugno nella Sala Fasbinder debutta in prima nazionale Anatomia comparata (una festa per il mio amore), il nuovo spettacolo scritto e diretto da Nicola Russo. Elena Russo Arman e Marit Nissen sono le protagoniste di questa delicata e struggente storia d’amore. «Come possiamo raccontare un grande amore che non c’è più? Elena e Diane si sono amate. Elena e Diane hanno 25 anni di differenza. Diane non c’è più. Elena oggi compie 50 anni e dopo molto tempo si incontrano di nuovo. Insieme ricordano e si raccontano il loro amore. Di cosa hanno parlato la prima volta? E l’ultima? In un gioco a due ripercorrono i momenti vissuti insieme mettendo in pausa, riavvolgendo e rimontando ciò che ricordano per fare i conti con il passato. Due donne raccontano il loro amore sopravvissuto a mille prove una su tutte quella del tempo che passa».
Il testo di Anatomia comparata è stato recentemente pubblicato dall’editore Titivillus in un volume che comprende anche i lavori teatrali Elettra, biografia di una persona comune e Io lavoro per la morte. Nicola Russo lo presenta lunedì 14 giugno, a conclusione dello spettacolo, insieme al critico Gianfranco Capitta, autore della postfazione, e a Elio De Capitani.
Lo spettacolo sarà in scena dal lunedì al venerdì ore 21.00 (lunedì 14 giugno ore 20.00)