SALENTO, WEEK END LUNGO ALLA SCOPERTA DI SAPORI AUTENTICI IN QUATTRO TAPPE

Ogni mese è buono per tornare nel Salento. Anche in novembre per l’estate di San Martino, quando il clima è dolce e le temperature miti. Lo hanno provato di persona 13 giornalisti italiani e tedeschi, ospiti dell’Unione dei Comuni Union3, i quali hanno trascorso un week end alla scoperta di ben 8 paesi, ricchi di storia e tradizioni, durante un educational, finanziato con il Bando Iniziative ospitalità della Regione Puglia, assessorato alle industrie turistiche retto dall’assessore Loredana Capone.

A progettare l’educational per conto di Union3 è stata la giornalista Carmen Mancarella, che ha firmato il suo 58mo educational in soli  undici anni.

PRIMO GIORNO:

tra COPERTINO E VEGLIE spiccano i luoghi della spiritualità

Il nostro viaggio inizia a COPERTINO, la città del Santo dei voli, San Giuseppe. L’idea è di proporre un turismo lento all’insegna della spiritualità.

“Abbiamo questo grande dono che è San Giuseppe e intorno a questa grande figura intendiamo costruire un turismo legato ai luoghi della spiritualità”, dice il sindaco Sandrina Schito. “L’idea è di proporre il nostro territorio a viaggiatori attenti, dal palato raffinato che vogliano gustarsi lentamente tutte le ricchezze che vengono loro proposte: dai buoni sapori nelle aziende di eccellenza ai luoghi dello spirito che ci parlano di San Giuseppe e dei suoi voli”.

“Ispirandosi a  Copertino, tre frati fondarono in California,  Cupertinum, la citta che ospita oggi la Apple”, dice l’assessore alla cultura Cosimo Lupo. “Ogni anno arrivano nella nostra città studenti da oltreoceano per conoscere in qualche modo le loro origini e rinsaldare i rapporti di amicizia”.

Copertino, dal centro storico ricco di chiese barocche, ricami di pietra e palazzi gentilizi, offre quindi l’itinerario dello Spirito legato a San Giuseppe: la chiesa delle Clarisse dove il Santo, innamorato della Madonna, spiccò il primo volo, il Santuario della Grottella dove visse da frate e infine, il Santuario a lui dedicato, costruito a ridosso della piccola stalla, dove nacque e dove viene custodito il suo cuore, donato dai frati di Osimo (dove San Giuseppe è sepolto) a Copertino. Ed è un cuore che bruciava d’amore per la Madonna, tanto da essere stato trovato ridotto in polvere!

Ma Copertino è anche rinomata per i suoi vini. Eccoci quindi a festeggiare con un aperitivo nella Cantina Marulli, un’azienda a conduzione familiare che fa ottimi vini di primitivo e negroamaro.

Tappa golosa, poi, nell’ agriturismo Costa che ha fatto dei prodotti a  chilometro zero il segreto del suo successo.

Ma guai a lasciare Copertino senza fare una visita alla Cairo&Doutcher, l’azienda fondata da Uzi Cairo, che viene considerata leader in Europa, per la produzione degli alberi di melograni e che oggi sta sperimentando i primi avocado, mango e goji adatti al clima dell’Italia meridionale!

Pochi minuti e arriviamo a VEGLIE che incanta con i suoi tesori: la chiesa, il convento e la cripta della Madonna della Favana, il centro storico e il frantoio ipogeo, che potrebbe essere considerato uno dei tanti pozzi petroliferi del passato dove si produceva l’olio-petrolio di una volta, che serviva non solo per l’alimentazione, ma soprattutto pe illuminare le vie delle grandi città di tutta Europa, da Parigi a Londra fino a Mosca.

“Veglie ha tanti tesori per attrarre turismo tutto l’anno”, dice l’assessore alla cultura Giusi Nicolaci. “Il nostro convento dalle volte interamente affrescate, la cripta della Madonna della Favana e il centro storico sono i nostri fiori all’occhiello. E noi stiamo facendo di tutto per valorizzarli”.

Una grande scoperta è la bellezza della facciata della chiesa madre, il cui portale è stato realizzato seguendo i multipli del 12, un numero carico di simboli, secondo i recenti studi dell’architetto Flavio Vetrano, appassionato cultore della storia dell’arte locale, il quale ricollega anche gli affreschi della Cripta della Madonna della Favana alla stessa scuola pittorica della famosa basilica di Santa Caterina d’Alessandria a Galatina. Il volto della Madonna che allatta il bambino è un incanto.

Ma restate con noi. Il nostro viaggio prosegue anche domani.

SECONDO GIORNO

Tappe golose e culturali tra CARMIANO E LEQUILE

I ritmi della pizzica eseguita dai bambini dell’Istituto comprensivo di Magliano ci richiamano a Carmiano, nella cantina Petrelli dove si sta festeggiando San Martino, quando il mosto diventa vino, un modo per avvicinare i piccoli all’economia del territorio e alla quasi magica trasformazione del mosto in vino.

Accoglie i piccoli la Cantina Petrelli che presenta i suoi eccellenti vini di primitivo e negroamaro. “Qui innovazione e tradizione vanno a braccetto”, spiega il titolare. “Siamo molto richiesti per il nostro primitivo e negroamaro”.

Ma che cosa c’è da vedere a Carmiano?

“La nostra città punta tutto sulle sue eccellenze enogastronomiche”, spiega l’assessore alla cultura, Stefania Arnesano. “Quindi proponiamo soste golose alla scoperta dei sapori autentici del Salento”. Detto fatto.

Dopo una sosta nella bellissima chiesa dell’Immacolata dagli altari barocchi, eccoci ancora coinvolti in una tappa golosa nella Pasticceria Perrone che ha preparato per noi il mitico pasticciotto, crema pasticcera avvolta da morbida pasta frolla! Da Perrone sono i numeri UNO.

Ma oggi c’è una novità: ci ritroviamo nella Cantina VAGLIO MASSA per degustare i cioccolatini preparati con i vini bio della cantina dall’abile pasticciere PERRONE e per abbinare lo straordinario passito con i suoi dolci, vino non ancora in commercio.

“I nostri vini”, spiega Sonia Vaglio Massa, “provengono tutti da agricoltura biologica. Inoltre, abbiamo accettato la sfida sui bianchi. Chi l’ha detto che li sanno fare solo le cantine del Nord?”.

E a proposito di sfida tra Nord e Sud, hanno vinto numerosi premi proprio a Bolzano e nel Trentino i distillati della Distilleria Verola del cavaliere Spedicato&figli che produce ottimi distillati e grappe aromatizzate alla mandorla, alle essenze mediterranee e grappe barricate!

Ma chi dice Carmiano dice anche città del pane. E’ famoso quello di Stefano Conversano del Panificio Rosetta che utilizza solo farine di prima scelta per proporre pane altamente digeribile e gustoso.

Ed è festa con i bambini dell’Istituto comprensivo di Carmiano che hanno preparato in piazza, davanti alla loro scuola, un evento dedicato ai Sapori d’Autunno: una lunga tavola imbandita dove spicca il colore rosso arancio di zucche e melograni!

Dopo queste meravigliose soste golose si schiudono per noi le porte di una grande opera d’arte: il refettorio del Convento dei Frati minori di Lequile dove sono da ammirare uno per uno gli angioletti affrescati lungo il festone: giocano a palla oppure con animali domestici. Come in tutti i refettori ecco  una splendida ULTIMA CENA e, sulla parete opposta, campeggia il dipinto dedicato allo storico incontro tra San Domenico e San Francesco.

Ma quali sono i tesori di Lequile? “Oltre al convento”, spiega il sindaco Antonio Caiaffa, un profondo conoscitore dell’arte e della storia locale, “da vedere ci sono la Chiesa di San Vito dai fregi in foglia oro, la Chiesa madre, con quadri di importanti scuole pittoriche e altre chiese dette minori, ma che minori non sono per la bellezza delle opere d’arte custodite all’interno. Il centro storico è poi ricco di palazzi gentilizi di notevole bellezza e pregio”.

Ma Lequile non è famosa solo per le sue opere d’arte. Sempre più appassionati e famiglie frequentano il nuovo centro sportivo, affidato a un capitano intraprendente, il capitano Andrea che ha inventato un campionato con le squadre locali nei panni dei loro idoli in serie A: Juventus, Inter, Lecce (eccezione concessa…) e anche in Campions League: Barcellona, Real Madrid…

TERZO GIORNO ARNESANO E LEVERANO

Tra l’intenso profumo di pane e di vino

Il nostro viaggio ci porta ancora alla scoperta di un altro capolavoro dell’arte barocca e siamo ad ARNESANO dove si aprono per noi le porte della Chiesa dell’ANNUNZIATA e di Sant’ANTONIO custodita dalla signora Carmelina, che ci spiega ancha la sua storia.

“E’ da 50 anni che mi prendo cura di questa bellissima chiesa che un tempo aveva tre navate”, dice la signora Carmelina. “La apro ai visitatori e spero che sia presto restaurata”. Bellissimi gli altari barocchi che vengono attribuiti al padre del barocco leccese, Giuseppe Zimbalo, lo stesso che firma la facciata della più famosa Santa Croce a Lecce!

A pochi passi dalla chiesetta si trova il magnifico palazzo marchesale dai saloni interamente affrescati. E la scommessa si chiama valorizzazione delle opere d’arte e del turismo.

“Arnesano ha tesori inestimabili, che possono diventare grandi attrattori per il turismo”, dice il vicesindaco Marco Petrelli.

Ma guai a lasciare ARNESANO se non si fa prima una tappa golosa in uno dei suoi forni di pietra, che qui sono un must.

Incontriamo il signor Peppino IMBRIANI detto PUCCIA che in dialetto salentino vuol dire proprio pane tipico.

Un  profumo di vino intenso e avvolgente ci richiama a LEVERANO. In alto i calici nella storica CANTINA CONTI ZECCA impegnata nel campo della viticoltura da oltre cinque secoli, un’azienda antica con il cuore giovane che punta tutto sull’agricoltura sostenibile e sta andando verso il biologico.

“Il nostro futuro porta alla campagna, esattamente da dove parte la nostra storia”, dice il giovane Clemente Zecca, quinta generazione di vignaioli appassionati. “Siamo orgogliosi di praticare l’agricoltura sostenibile che dà maggiore carattere e territorialità ai vini. La consideriamo un omaggio alla nostra terra, il Salento”.

Altra grande realtà è la Cantina cooperativa Vecchia Torre, 1250 soci.

“Stiamo per festeggiare i primi 50 anni di vita cooperativa”, dice il presidente Antonio Tumolo che brinda ai numerosi traguardi raggiunti negli ultimi anni.

Soddisfatto il sindaco di Leverano, Marcello Rolli, che è anche presidente dell’Unione dei Comuni Union3. “Il ruolo che la cooperativa Vecchia Torre ha svolto nel nostro territorio è stato di primaria importanza: ha dato impulso all’occupazione, al recupero dei vigneti e dell’agricoltura in generale, un modello di cooperazione da prendere come esempio”.

Ma cosa bolle in pentola a Leverano? Eccoci alle prese con una straordinaria iniziativa: lo show cooking messo in scena dall’associazione dei ristoratori salentini CibuSalento per conservare, promuovere e valorizzare le ricette e i prodotti tipici del Salento, con particolare attenzione a quelli legati al mondo della pesca. L’iniziativa è firmata dal Gal Terra d’Arneo presieduta con la tenacia di sempre da Cosimo Durante, cui va il merito di aver dato un enorme impulso all’enonomia e alla promozione del Salento.

Tutto Leverano è in festa per il Novello, evento che ha richiamato fino a 12mila visitatori a sera! Tra prodotti tipici a chilometro zero, spiccano anche le bombette delle Murge Baresi, servite arrosto. E chi direbbe di no a simile prelibatezze?

La sera si chiude in bellezza. In alto i calici per festeggiare a ritmo di pizzica, suonata  negli angoli più suggestivi del paese.

QUARTO GIORNO MONTERONI E PORTO CESAREO

Tra tramonti incantevoli e ville gentilizie

Brindisi dopo brindisi arriviamo a Monteroni nell’elegante cantina Apollonio dai vini molto raffinati.

“Abbiamo scelto di produrre i nostri vini nel rispetto della tradizione”, spiega Marcello Apollonio, in una cantina che bene ospiterebbe anche le scene di un film. “Tutti i nostri vini maturano in barrique. Siamo presenti in 36 paesi del mondo”.

Vicino alla cantina scopriamo ville straordinarie in stile eclettico. Fanno parte di un itinerario turistico che intende promuovere l’amministrazione comunale.

“Monteroni è ricca di attrattori culturali come le Ville eclettiche dei primi del ‘900”, spiega l’assessore Giorgio Manfreda. “Ma ci sono anche eccellenze nel campo dell’artigianato come il grande Carlo Carlà, espressione dell’eccellenza e di quel saper fare tutto italiano!”

Ed eccoci quindi nella villa Misdrachi ad ammirare il secondo albero di canfora più grande d’Europa. La villa, in stile liberty, viene spesso richiesta per realizzare set cinematografici per il suo fascino rimasto intatto.

Un magnifico e curato giardino all’italiana con eleganti fontane circonda Villa De Giorgi, dove ad accoglierci ci sono i proprietari.

A pochi passi scopriamo un maestro artigiano d’eccezione: Carlo Carlà, il mago delle biciclette, che nel 1976 inventò la prima bicicletta aerodinamica utilizzata da Moser per vincere ai Mondiali!

A 88 anni è ancora sempre lì, tutte le mattine nella sua bottega. “Ho il vizio di lavorare da quando avevo 6 anni”, spiega commuovendosi. “Ora lavoro non per bisogno, ma per passare il tempo e non pensare ad alcuni dispiaceri”. Il maestro Carlà ci conduce alla scoperta del suo negozio, dove ci sono biciclette di ogni tipo e anche la locandina del Quotidiano locale, dove si racconta che lui aiutò a realizzare il primo prototipo di una macchina che con un litro di benzina faceva 500 chilometri. “Il ragazzo che la inventò”, racconta con orgoglio il maestro Carlà, “è arrivato ai vertici della Bosch in Germania”.

Il nostro viaggio si chiude su uno spettacolare tramonto a PORTO CESAREO, che ha tante risorse culturali e naturalistiche da mettere in gioco.

“La nostra offerta”, dice l’assessore Paola Cazzella, “non si concentra solo sul turismo balneare, ma punta anche al turismo naturalistico grazie alla presenza del Parco regionale e Area Marina Protetta, che organizza visite ed escursioni guidate, al museo di Biologia marina, realizzato in collaborazione con l’Università del Salento. Inoltre abbiamo puntato anche sull’offerta culturale. Nella Torre Chianca, restaurata da poco, è possibile ammirare la copia della statuina del dio egizio Thot. L’originale venne ritrovato nel 1932, proprio nelle acque antistanti la Torre di Torre Chianca da alcuni pescatori. Si tratta di un esemplare unico al mondo”.

Tutto sembra compiersi nel segno della perfezione, come un cerchio magico. Il nostro viaggio, iniziato per la sete di conoscere il Salento fuori stagione, si chiude sotto il segno della conoscenza, nell’ammirare la copia della statuina del Dio Thot, custodita nella torre di Torre Chianca.

E chi era il dio Thot? Era il dio egizio della conoscenza e del sapere, protettore degli scribi, che potrebbero essere paragonati ai giornalisti di una volta. Tutto si compie nel segno della conoscenza e della scoperta durante la dolce estate di San Martino. Un’estate da vivere nel Salento.

Dove dormire

Hotel Conchiglia Azzurra – Porto Cesareo

Dove acquistare prodotti tipici

Cantina Conti Zecca – Leverano

Cantina Vecchia Torre – Leverano

Cantina Marulli – Copertino

Cantina Vaglio Massa – Carmiano

Cantina Petrelli – Magliano

Panificio Rosetta – Carmiano

Panificio Peppino Imbriani – Arnesano

Cairo&Doutcher – vivai di fiori, piante ornamentali e alberi da frutto – Copertino

Dove mangiare

Ristorante Malcandrino – Monteroni

Ristorante Villa Maresca – Carmiano

Agriturismo Costa – Copertino

Ristorante Li Spilusi – Arnesano

Ristorante Corte del Gusto – Lequile

Ristorante Conte Cavour - Veglie

Agriturismo Montetirena - Leverano.

 

Carmen Mancarella

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