LE RELAZIONI NON SONO PERICOLOSE. L’IMPORTANZA DELL’INCONTRO ALL’EPOCA DEI SOCIAL

è il nuovo libro dell’imprenditrice di successo

MANUELA RONCHI

A CURA DI SIMONA RECANATINI e con la PREFAZIONE DI FEDERICO BUFFA

Da GERRY SCOTTI a MARCO PANTANI,

passando per MAX BIAGGI, PIERMARIO MOTTA e

molti altri personaggi fino ai giorni d’oggi 

Ricordi, aneddoti, consigli, strategie, a metà strada fra il racconto di una carriera e un manuale pensato per chi vuole “fare pubbliche relazioni”, lavorare nel mondo della comunicazione o semplicemente capirlo meglio

Gli occhi di Manuela sono color mocaccino  fatto bene. Sono lacustri, perché s’appoggiano su di noi senza onde o scogli. Tutta la vita relazionale di madame Ronchi, quando lavora e quando non lavora (anche se il lettore potrà far fatica a capire quando inizia l’uno e quando finisca l’altro), è fondata sugli sguardi, profondi e molteplici, in uscita e in entrata. La Ronchi non avrebbe mai ottenuto nemmeno la metà dei lavori che le hanno affidato, se non avesse fatto parlare prima i suoi occhi, e continuato a farlo quando ce ne fosse stato bisogno e Dio solo sa quanto ce n’è stato. Il mio momento preferito del libro è l’incontro con Marco Pantani, l’inarrivabile Pantadattilo (cit. Gianni Mura) che andava forte come nessuno in salita per abbreviare l’agonia. I suoi occhi da Pirata, e quindi marini, quel giorno al loro primo incontro arrivarono prima di lui, stando a Manuela. E il pirata, secondo, c’è sempre arrivato poco. Chi, sano di mente, darebbe da condurre un team ciclistico professionista a una donna che al massimo da piccola ha pedalato sul lungolago su una Graziella? Magari uno che non ha mai dato così importanza a cosa fosse sano o meno nella vita, ma che si è fi dato, confidando contestualmente in chi fosse, degli occhi di una donna, quelli color mocaccino fatto bene.

FEDERICO BUFFA

È in libreria e in tutti gli store digitali “LE RELAZIONI NON SONO PERICOLOSE: l’importanza dell’incontro all’epoca dei social”.

Edito da Gribaudo, il nuovo libro di MANUELA RONCHI, CEO di Action Agency, Action Media Ltd. e affermata manager, racconta come in un’epoca di rivoluzioni digitali e social media è facile pensare che anche il “mestiere” delle pubbliche relazioni si realizzi interamente, o quasi, davanti a uno schermo. Le parole di MANUELA RONCHI rivelano l’esatto opposto, e cioè che quello che conta, oggi come ieri, è il contatto umano, lo sguardo, la chiarezza di intenti.

Il libro è scritto a quattro mani con la giornalista Simona Recanatini, mentre la prefazione del libro è dell’amico Federico Buffa, noto giornalista e telecronista sportivo italiano.

“Se mi volto indietro devo dire che ho avuto il privilegio di conoscere persone straordinarie. Dal mio punto di vista, però, il vero privilegio consiste nell’arricchimento personale che questi incontri mi hanno lasciato e non il poter dire “ho lavorato con Gerry Scotti e sono stata la manager di Marco Pantani”. Doveroso aggiungere che non tutti i miei incontri professionali sono stati positivi: anzi, alcuni si sono poi rivelati densi di sfaccettature false o negative. Ma questa è la vita – commenta Manuela Ronchi - E quello che ci portiamo dentro di noi è un ricco bagaglio di esperienze in cui coesistono quelle buone e quelle meno buone. Non posso non mettere in evidenza che quello con Marco Pantani è stato l’incontro che ha “sconvolto” in tutti i sensi la mia vita. Sono passati più o meno vent’anni da quando mi chiamò per diventare la sua manager e da quando ha voluto che, in un mondo decisamente maschilista come è quello del ciclismo, fosse una donna a gestire lui stesso e poi addirittura una squadra di corridori. Decisamente avanti, vero?”

Agli inizi degli anni Novanta MANUELA RONCHI avvia la divisione Eventi e Produzioni nell’agenzia di GERRY SCOTTI, dove si occupa anche del management di diversi personaggi TV. Nel 1995 fonda ACTION AGENCY, specializzata nella produzione eventi e nella gestione di personaggi sportivi e cantanti.  Il suo modo di essere, e non di apparire, ha portato l’autrice a collaborare con personaggi del calibro di MAX BIAGGI, MARCO PANTANI, ALBERTO TOMBA, MAURIZIA CACCIATORI, GIANMARCO POZZECCO, LINUS, MARCO TARDELLI, IVAN ZAZZARONI, ADRIANO PANATTA e molti altri. Con il crescere dell’agenzia, aumenta anche il numero dei personaggi di cui Manuela si occupa, che spaziano in vari settori come cinema e imprenditoria. Tra di loro ci sono anche MATTEO SALVO, MAX CALDERAN, MASSIMILIANO SECHI e RAFFAELE TOVAZZI, primo Filosofo Esecutivo e figura fondamentale per Manuela; con la loro Action Media sono stati fautori della rivoluzione podcast in Italia.

Nel libro, così come nella sua vita, il capitolo “Pantani” è per Manuela fondamentale. È quello che le cambia la vita e il suo modo di intendere le relazioni, insegnandole (e insegnandoci) che le relazioni vincono su tutto. La fortuna che ha avuto l’autrice nel conoscere "quel" Pantani ed essere la sua guida le ha fatto scoprire il segreto del perché il Pirata è e resterà immortale. Gli aneddoti che racconta, alcuni per la prima volta, devono servire per far sapere a tutti i tesori preziosi che questa relazione le ha lasciato: il coraggio e la coerenza.

Dopo i fatti di Madonna di Campiglio la stampa non era a favore di Marco, ma l’autrice è convinta che rifarebbe esattamente tutto quello che ha fatto e gestirebbe altri cento, mille Pantani nonostante tutto quello che le è successo e nonostante l’intensità di quel rapporto e di quella situazione. Il perché è semplice da spiegare, secondo lei: “avere il coraggio di fare delle scelte e soprattutto essere coerenti e non tradire, come ha sempre fatto lui, a costo di rimetterci la vita, denota secondo me che la fiducia è davvero al centro di ogni relazione umana”.

 Un viaggio tra i ricordi degli incontri che hanno cambiato la vita di Manuela Ronchi, da quelli lavorativi a quelli più personali, un racconto degli aneddoti più “intimi” e inediti a cui si alternano consigli pratici, esperienze da “mettere in azione” e strategie per comprendere meglio il mondo delle pubbliche relazioni. Il racconto di una luminosa carriera e un manuale pensato per chi vuole lavorare nel mondo della comunicazione o semplicemente capirlo meglio.

Nel libro trova anche spazio il capitolo su come “comunicare dopo il coronavirus”: questa emergenza sanitaria ci ha davvero svelato quanto sia importante saper comunicare, quanto siano importanti i contenuti, quelli veri e non quelli costruiti su orpelli che di contenuto hanno ben poco, e quanto la relazione sia effettivamente al centro di tutti i rapporti.

«Sono convinta di una cosa: se dedicassimo più tempo alle relazioni, agli incontri, ad ascoltare con i sensi potremmo creare delle relazioni più durature e più vere» conclude Manuela Ronchi.

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