IN LIBRERIA: ROBERTO SAVIANO CON SOLO È IL CORAGGIO GIOVANNI FALCONE, IL ROMANZO

In uscita per Bompiani mercoledì 27 aprile il nuovo romanzo di Roberto Saviano

Il 23 maggio 1992, il giudice Giovanni Falcone, sua moglie Francesca Morvillo e i tre agenti di scorta Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro. perdono la vita in un agguato mafioso: è la strage di Capaci. A trent’anni da quei fatti, Roberto Saviano rende omaggio a Falcone con Solo è il coraggio. Nel romanzo Saviano ricostruisce passo passo la vita di Falcone e la sua lotta contro Cosa nostra grazie a un lavoro di scavo nei documenti, negli atti dei processi e attraverso le testimonianze di chi lo ha conosciuto. Il ritratto di un uomo, terribilmente isolato pur se nel pieno della carriera, del suo coraggio e di una stagione che ha segnato il Paese.

Solo è il coraggio

Giovanni Falcone, il romanzo.

Roberto Saviano

“Prima ti infangano, poi ti isolano, poi ti ammazzano.”

Un’esplosione squarcia la quiete della campagna corleonese. Il giovanissimo Totò Riina assiste allo sterminio dei suoi familiari intenti a disinnescare una bomba degli Alleati per ricavarne esplosivo. È un boato che distrugge e che genera. La piaga che molti, con timidi bisbigli, chiamano mafia, ma che d’ora in poi si rivelerà a tutti come Cosa nostra, s’incarna da qui in avanti nella sua forma più diabolica. Ma con potenza uguale e contraria, per fronteggiare l’onda di quella deflagrazione scaturisce anche il suo antidoto più puro. È il coraggio, quello che sorregge l’ingegno e l’intraprendenza, che sopperisce ai mezzi spesso insufficienti: il coraggio che scorre in Giovanni Falcone, negli uomini e nelle donne che insieme a lui sono pronti a lanciarsi in una battaglia furiosa dove la vita vale il prezzo di una pallottola. La storia di un magistrato che insieme a pochi altri intuisce la complessità di un’organizzazione criminale pervasiva, ne segue le piste finanziarie, ne penetra la psicologia e ne scardina la proverbiale omertà, è narrata in queste pagine con l’essenzialità di un dramma antico: sul proscenio, un uomo determinato a ottenere giustizia, assediato dai presagi più cupi, circondato dal coro dei colleghi che prima di lui sono caduti sotto il fuoco mafioso; stretto, nelle notti più buie, dall’abbraccio di una donna che ha scelto di seguirlo fino a dove il fato si compirà. Roberto Saviano ha voluto onorare la memoria del giudice palermitano strappandolo alla fissità dell’icona e ripercorrendone i passi, senza limitarsi a una ricostruzione fondata su uno studio attentissimo delle fonti, degli atti dei processi, delle testimonianze, ma spingendo la narrazione fino a quello “spazio intimo dove le scelte cruciali maturano prima di accadere”.

Questo romanzo ci racconta una pagina fatidica della nostra storia, illumina la vita di un uomo che, nel pieno della carriera, fu in realtà al culmine del suo isolamento. E leva il canto altissimo della sua solitudine e del suo coraggio.

 

“In questo Paese per essere credibili bisogna essere ammazzati.” Giovanni Falcone, 1992

 

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