"MAHMOOD", PRESENTATO OGGI AD ALICE NELLA CITTÀ E AL CINEMA SOLO IL 17, 18, 19 OTTOBRE

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Un bambino con la testa fra le nuvole che si rifugiava in uno sgabuzzino per alimentare le sue fantasie e un artista internazionale capace di creare brani da milioni di streaming: Mahmood, il documentario diretto da Giorgio Testi presentato in anteprima al Alice nella Città, rassegna parallela della Festa del Cinema di Roma, in uscita nei cinema come evento speciale il 17,18,19 ottobre, racconta le tante sfumature di questo musicista due volte vincitore del Festival di Sanremo e amato e ascoltato ben oltre i confini nazionali. Protagonista assoluto è Alessandro Mahmood che si confida davanti alle telecamere raccontando lati inediti di sé. Insieme a lui sfilano sullo schermo amici, collaboratori e famigliari, ad iniziare dalla madre, Anna Frau a cui lo lega un rapporto speciale, la cantantessa Carmen Consoli, il producer Dardust, il compagno dell’ultimo trionfo sanremese Blanco e molti altri volti noti, ma soprattutto meno noti ma fondamentali nella vita dell’artista.

Mahmood, cosa racconta il docufilm

Alessandro Mahmood è un bambino sempre sorridente e con la testa fra le nuvole, a cui piace perdersi nelle sue fantasie. Cresce da solo con la madre Anna a Milano, dopo che il padre, Ahmed, egiziano, decide di abbandonare la famiglia. Sin da piccolo Mahmood ama stare sul palcoscenico e chiede alla madre di iscriverlo ad una scuola di canto. Di lì a poco deciderà di tentare la strada verso il successo, cercando ogni possibile strada attraverso programmi televisivi, concorsi canori, produzioni improbabili e che oggi fanno sorridere. Una strada lunga, faticosa e non priva di delusioni, come quella della ‘bocciatura a X Factor’  definita dal protagonista ‘la delusione più grande della mia vita’, ma che lo ha condotto alla fine sui palchi più importanti d’Italia e poi d’Europa, con i trionfi di Sanremo, dell’Eurovision e di un tour europeo che ha registrato il sold out un po' ovunque, tra ragazzi entusiasti e fan innamorati delle canzoni e delle personalità di Mahmood.

Mahmood, un ragazzo con la testa fra le nuvole che ha realizzato i suoi sogni

Un viaggio intimo nei ricordi, ma anche nell’immaginazione, nei pensieri, nelle esperienze e nell’intimità di Alessandro Mahmood che apre ai fan, e a chiunque vedrà il documentario a lui dedicato, il suo cuore.
II lavoro di Giorgio Testi segue le tappe del trionfale tour europeo dell’artista raccontando i bagni di folla che puntualmente lo attendono a Parigi, Londra, Madrid. E mentre sfilano le immagini delle sue performance e quelle dei suoi fan in paziente attesa di godersi i suoi concerti,  si accompagna lo spettatore in un viaggio alla scoperta del passato di un artista oggi affermato, un viaggio possibile grazie alla lunga intervista in cui il musicista milanese si mette letteralmente a nudo raccontando non solo del suo percorso professionale, determinato ma inevitabilmente accidentato verso il successo, ma anche della sua esperienza di vita di cui ha intriso i suoi brani, capaci di risuonare a tante persone. E allora ecco snocciolare i ricordi dell’infanzia, supportati da filmini dell’epoca: quelli delle recite scolastiche, dell’unico viaggio in Egitto o delle vacanze al mare in Sardegna, luogo di origine della madre e che ancora oggi Mahmood ritiene il suo rifugio speciale. E poi, inevitabilmente, anche il rapporto con il padre, che ha lasciato la famiglia quando Alessandro era ancora piccolo. Un rapporto che inevitabilmente torna anche nei testi delle sue canzoni dove, spiega la madre Anna Frau in una bella testimonianza, finalmente racconta le sue emozioni, prima sempre celate dal sorriso di un bambino apparentemente sereno ma che amava stare in un mondo tutto suo. Il tempo che ha speso ha sognare, evidentemente, non è stato alla fine vano, perché quando i suoi sogni hanno incontrato la passione per la musica è riuscito, alla fine, a renderli realtà.

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