LUCA ZAIA A R101: “A BONACCINI MANDO IL MIO IN BOCCA AL LUPO. HA UN'ESPERIENZA DA GOVERNATORE CHE POTREBBE ESSERE UTILE”

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L’EUROPA È LATITANTE, PER L’EUROPA LAMPEDUSA È IL CONFINE DELL'ITALIA, PER NOI È IL CONFINE DELL'EUROPA

“SERVIREBBE UNA CERTIFICAZIONE YOUNG. BISOGNEREBBE CHIEDERE A TUTTI COLORO CHE HANNO RUOLI DI GOVERNO DI VERIFICARE LA COMPATIBILITÀ DELLE LORO POLITICHE RISPETTO A QUELLO CHE SARÀ IL FUTURO DEI GIOVANI”

 

 

Il Presidente della Regione Veneto Luca Zaia è stato ospite di “Facciamo finta che”, il programma di Maurizio Costanzo e Carlotta Quadri in onda su R101, per parlare del suo nuovo libro “I pessimisti non fanno fortuna. La sfida del futuro come scelta” (Marsilio).

Questi alcuni passaggi del suo intervento:

“È un libro di positività, è un libro che dice sì, guardiamo al passato, ma non stiamo lì a concentrarci solo sul passato, guardiamo la strada che abbiamo davanti. E’ un libro che difende anche i giovani perché sono loro a indicarci la via.
C'è un capitolo intitolato ‘Non è un paese per giovani’: Guardate il corpo elettorale: gli elettori giovani sono pochi rispetto agli adulti, agli anziani, ma noi adulti e anziani non possiamo pensare di condizionare le scelte di un paese solo perché contiamo di più dal punto di vista elettorale. Io dico ma perché oltre alla certificazione Green da cui siamo tutti ossessionati, non chiediamo la certificazione Young e quindi chiedere a tutti coloro che hanno ruoli di governo di verificare la compatibilità delle politiche che mettono a terra rispetto a quello che sarà il futuro dei giovani. E poi diciamola fino in fondo: i nostri ragazzi non sono dei lazzaroni come qualcuno li vuole descrivere, sono il nostro futuro.
Anche nel linguaggio che tutti noi utilizziamo, poco di questo linguaggio lo dedichiamo ai ragazzi e se parliamo dei giovani molto spesso si rischia di sentirne parlare male.
Io sono della generazione boomer, vengo dagli anni Sessanta quando si facevano ancora tanti figli. La generazione Z è una generazione molto più connessa, molto più in linea con il mondo, ha molte più possibilità di crescita rispetto a quelle che avevamo noi. Se non approfittiamo di questi giovani che hanno molte più possibilità di quelle che avevamo noi, andiamo a finire davvero male, rischiamo di essere un paese per vecchi”.


Alla domanda di Carlotta Quadri “Che paese vogliamo diventare?”, Luca Zaia ha risposto: “Un paese assolutamente rispettoso delle libertà dei cittadini. Io parlo di omosessualità, di fine vita, di tutti quei temi etici nei quali la politica non deve fare danni. Io ero studente delle superiori e ricordo che seguivo il Maurizio Costanzo Show, ricordo che lei fece una campagna paurosa a favore della donazione di organi che oggi verrebbe da ridere, lei si ricorda le riflessioni etiche di quella campagna?”

Costanzo: “Mi ricordo che fu una cosa di grande impegno”.

Zaia: “Lei fece riflettere gli italiani. Grazie a quella campagna - sembravano temi inaffrontabili - oggi tu vai a farti la carta d'identità in comune e ti chiedono se vuoi donare gli organi. La politica a mio avviso deve fare in modo di garantire le libertà e agevolare questi processi, questa è la modernità”.

A proposito delle migrazioni:
Carlotta Quadri: “Lei dice che le persone che scappano vanno aiutate senza se e senza ma, il tema è la sostenibilità. Lei pensa che l'Europa sia latitante in questo senso?”

Zaia: “Sì sì, noi non possiamo mettere sul banco degli imputati l'Italia. Io le faccio un esempio banale che rende l'idea: se apriamo le nostre abitazioni all'ospitalità dei profughi o degli immigrati in generale, a un certo punto dovremo dire basta perché non avremo più letti a disposizione. Così vale per un Paese: quest'anno sono arrivati 90mila immigrati su Lampedusa, 20mila sulla via balcanica del Friuli Venezia Giulia, 170mila profughi dall'Ucraina. Le dico che nel progetto di riallocazione la Francia ne doveva riallocare, di cittadini arrivati a Lampedusa, 3500, penso ne abbiano riallocati una trentina. L’Europa è latitante, per l’Europa Lampedusa è il confine dell'Italia, per noi è il confine dell'Europa. In questa maniera noi diventiamo il ventre molle dell'Europa e siamo davvero in difficoltà.

Alla domanda di Maurizio Costanzo: “E’ contento che si candida Bonaccini che è un governatore?”, Zaia ha risposto: “
Bonaccini lo conosco da un bel po', è un amico e gli mando il mio in bocca al lupo. Glielo dico in punta di piedi perché non voglio fare ingerenze nelle storie degli altri partiti, però ha un'esperienza da governatore che potrebbe essere utile sicuramente”.

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