LA "DANZA SENZA FRONTIERE" DI DIDIER DESCHAMPS ILLUMINA LA 24ª EDIZIONE DEL FESTIVAL DE DANSE CANNES - CÔTE D'AZUR FRANCE

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Ci sono troppi muri che si ergono per impedire alle persone di spostarsi (…) quando stabiliamo le frontiere, lo sappiamo dalla storia, blocchiamo il corpo, lo proibiamo, lo formattiamo. La danza afferma la nostra libertà da ciò, è qualcosa di molto forte, è essenziale ed è bello. Didier Deschamps, direttore artistico del Festival della Danza

 

Se pensiamo alla Costa Azzurra ci vengono in mente giornate piene di sole, spiaggia di sabbia, ciottoli o calette con scogli; tintarella e deliziosi tuffi nel blu; cocktail firmati e sapori locali da gustare; gite nell'entroterra alla scoperta dei “pays perchés”, i piccoli borghi adagiati sulle colline tanto amati da artisti come Matisse, Chagall, Picasso che, nella prima metà del ‘900, scoprirono Saint-Paul-de-Vence, Antibes, Mougins e Vallaurise e se ne innamorarono attratti da quella luce che cercavano di catturare nelle loro opere. Ma la Costa Azzurra è una meta invitante anche d'inverno. Se l’estate è il periodo di massima affluenza, i mesi "freddi", grazie a un microclima che regala temperature miti, sono l'ideale per chi è alla ricerca di un turismo slow all’insegna dell’art de vivre e con un ricco programma di attività. Cosa fare? Si va da una pausa in riva al mare, ad un city break all’insegna dell’arte, a una partita a golf o a "pétanque", a una sosta golosa in qualche trattoria locale o gourmande ad una tavola stellata…da una passeggiata sul lungomare a un po' di shopping: dai negozi per tutte le tasche, alle classiche catene internazionali, ai negozietti tipici e a buon mercato, fino alle boutique delle più prestigiose griffe....... senza dimenticare una pausa alle terme o nelle Spa o una visita a uno dei tanti casino per tentare la fortuna ai tavoli del blackjack e della roulette inglese.....

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Direttore Didier Deschamps - Ballerina

Fra le destinazioni top di questo paradiso Cannes, che nel periodo invernale continua a pulsare nei ristoranti e nei bar dei grandi alberghi, nei due casino, nei tipici locali della città vecchia, nelle vie dello shopping, nell’animato mercato Forville, fra i pescatori che vendono il pesce appena scaricato dalle barche, nei molti musei, e, naturalmente, nel Palazzo del Festival e dei Congressi, ne è un fiore all’occhiello. All'origine Cannes era una piccola borgata di pescatori. Nella prima metà degli anni trenta dell'ottocento Lord Henry Brougham, Ministro della giustizia inglese, era alla ricerca di un posto dalle temperature meno rigide, in cui potersi trasferire con la figlia Eleonora che soffriva di una malattia polmonare. Cannes lo accolse in tutta la sua bellezza e il suo clima dolce; decisero così, di fermarsi a vivere lì. Fu così che la città iniziò a diventare nota e molti aristocratici britannici decisero di far edificare delle ville per potersi rifugiare durante i freddi inverni inglesi stravolgendo il piccolo paese di 4000 abitanti. Poco dopo anche l'aristocrazia russa scelse Cannes come luogo di riposo: all'arrivo della Zarina Alexandrovna, le navi russe che si trovavano nella baia, spararono cento colpi di cannone per renderle omaggio. Durante il suo soggiorno, durato diversi mesi, la Zarina organizzò diversi ricevimenti, e Cannes ancora una volta, accolse importanti personalità del tempo. La fama internazionale arriva però intorno alla metà del XX secolo grazie al Festival del Film, che diventa una vera e propria istituzione per l’industria del cinema europeo. Oggi il Festival di Cannes ha superato le 70 edizioni e il suo prestigio internazionale continua ad attirare turisti e centinaia di fan da tutto il mondo che si riversano sulla sua famosa Croisette per guardare e farsi guardare.

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"Into The Hairy" Lev Dance Company

Nella città capitale indiscussa del cinema anche altre arti hanno il loro spazio: come la danza, attorno alla quale viene organizzato il Festival de Danse Cannes – Côte d’Azur France, una un Festival con compagnie francesi e internazionali, che richiama, ad ogni edizione, un numero sempre crescente di pubblico e di addetti ai lavori diventando, in breve tempo, una delle kermesse più importanti al mondo. Tantissime le etoile che nel corso delle edizioni hanno partecipato e le compagnie, provenienti da tutto il mondo. Da questa edizione, l'interessante concept, che porta la danza in tour dans la Côte, ha confermato la sua scelta di affidare il suo festival biennale a grandissime personalità del mondo della danza, conferendo la direzione artistica al lionese Didier Deschamps, ballerino e coreografo che ha lavorato al Conservatorio di Lione, al Ballet de Lorraine e al Théâtre National de Chaillot, ma è ancor meglio conosciuto per aver creato “Hymnen”, un balletto basato sulla musica di Stockhausen, inno dell’universalità dei popoli, della loro comunione. E dopo le prime due serate entrambe sold out la scelta risulta più che azzeccata. Deschamps, che ha ricevuto il testimone da Brigitte Lefèvre, artefice del festival per lunghi anni dopo la sua ricca carriera e la sua lunga esperienza alla guida del Balletto dell’Opera di Parigi, ha riunito qui 27 troupe provenienti da 13 paesi. Tra questi figurano il Cloud Gate Dance di Taiwan, la Trisha Brown Dance Company, la Compagnia nazionale di danza contemporanea norvegese e il Malandian Ballet Biarritz. Proprio questi ultimi con la coreografia di Thierry Malandain, prima ballerino e oggi uno dei più importanti coreografi europei e internazionali, direttore del prestigioso Centre chorégraphique national di Biarritz, dove nel 1998 è stato fondato il Malandin Ballet, hanno portato in scena in prima mondiale "Les Saisons", il loro nuovo balletto liberamente ispirato alle Quattro Stagioni di Antonio Vivaldi che combina insieme la musica del "Prete Rosso" con le Quattro stagioni del compositore a lui coevo Giovanni Antonio Guido bissando il successo della prima serata di "Into the Hairy", la creazione ideata dalla coreografa Sharon Eyal e da Gai Behar in collaborazione con il musicista e produttore di musica elettronica Koreless e Christian Dior Couture per i costumi di Maria Grazia Chiuri.

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Thierry Malandain - "Les Saisons"

Per quasi tre settimane, fino al 10 dicembre, il festival continuerà a mettere in mostra una ricca gamma di creazioni coreografiche nazionali e internazionali, con un'attenzione particolare alla contaminazione tra le varie discipline dello spettacolo. Anche i giovani saranno sotto i riflettori: 70 giovani delle scuole di danza nazionali si riuniranno a Cannes per lavorare con i futuri professionisti di domani. Ci saranno nuove opere, pezzi emblematici del repertorio, compagnie emergenti e una novità con il lancio di MOV'IN Cannes, un concorso internazionale di film di danza sotto la direzione artistica di Didier Deschamps e Eric Oberdorff, aperto a tutti gli amanti delle immagini e del corpo in movimento.  Per il progetto sono stati analizzati oltre cento cortometraggi di danza, pervenuti da ogni parte del mondo, per giungere alla selezione dei 18 finalisti che il 30 novembre al Cineum di Cannes La Bocca saranno sottoposti al voto della giuria presieduta da Mathilda May e naturalmente al voto del pubblico. E per finire il Festival offre la possibilità di mettere in pratica le proprie abilità di danza con workshop e masterclass, ma anche incontri sul palco, tavole rotonde e proiezioni di film, che promettono di riservare sorprese ed emozioni.

Dove dormire: Viste panoramiche sul Mediterraneo e interni progettati dal famoso designer Ramy Fischer, il Canopy by Hilton Cannes dispone di 129 camere e suite, oltre ad altri 12 appartamenti, la maggior parte dei quali con vista sul porto vecchio, La Croisette e le Isole Lérins. Dispone di una piscina riscaldata interna ed esterna con vista sul mare e di un centro fitness accessibile tutti i giorni. Di prossima apertura la SPA con cinque cabine, un hammam, un bagno giapponese e una sauna, dove gli ospiti potranno rivitalizzarsi e rigenerarsi con una selezione di trattamenti viso e corpo. All’ultimo piano, con panorama mozzafiato a 360°, attende gli ospiti Marea dove, dalle 18:00 a mezzanotte, sette giorni su sette, gli ospiti sono invitati a condividere una selezione di piccoli piatti, meticolosamente acquistati da fornitori locali. Ideato da Alexander Douglas Burger, originario della California e viaggiatore nell’animo, il capo chef ha realizzato un menu pieno di sorprese, deviazioni e avventurose delizie culinarie: piatti crudi o marinati, tra cui il Daurade Tiradito di Marea con curry verde al latte di cocco, cetriolo e ravanello o il delizioso “Marea Clambake” con vongole, cozze, scampi, aragosta e gamberetti.

 

Info: www.festivaldedanse-cannes.comwww.hilton.com/en/hotels/ceqcfpy-canopy-cannes

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