MILANO, ESTATE SFORZESCA: SCINTILLE

Le Accademie Artistiche di Milano in scena il 24 giugno alle ore 21.00 per l’Estate Sforzesca

Ricordi Music School, MTM Grock Scuola di Teatro e Corsi Litta, Dancehaus di Susanna Beltrami, Teatro Oscar DanzaTeatro.

Ingresso gratuito prenotazione obbligatoria dal 21 giugno sul sito Yes Milano – Estate Sforzesca

130 allievi delle scuole milanesi di Musica, Teatro e Danza saranno per la prima volta insieme nello spettacolo “Scintille”.  Non hanno ceduto al “non si può fare” ma hanno deciso di ritrovarsi e creare un inedito spettacolo di musica, teatro e danza sul palco del Castello Sforzesco. 

In scena un susseguirsi di scintille di temi e linguaggi artistici differenti: dai video e materiali di testimonianza delle lezioni e delle prove in tempo di quarantena, a jam session musicali, a monologhi e dialoghi tratti da opere letterarie e teatrali famose, coreografie e duetti di musical, la serata sarà una scintillante e gioiosa festa del ritrovarsi e riscoprirsi fortemente comunità viva e attiva.   E sarà bellissimo.

Tre mesi di tempo sospeso, tre mesi di incertezze e nessuna risposta, tre mesi senza pubblico e tre mesi senza palco. Forse è facile immaginare cosa significhi per un professionista dello spettacolo, ma cosa vuol dire per un allievo, sia esso attore, musicista o danzatore? Come si può credere veramente che il mondo al quale iniziavi ad affacciarti, cambi completamente prospettiva? Come ci si può rassegnare ad incontrare solo virtualmente i propri maestri e i propri compagni? Come si può rinunciare all’idea di esibirsi, alla fine di un percorso, di fronte ad un pubblico?

Eppure questo è quello che è accaduto a tutti i giovani e giovanissimi allievi delle nostre Scuole, cui abbiamo chiesto di rilanciare assieme a noi e immaginare nuove visioni e nuove possibilità al posto di rassegnarsi ad un silenzio o ad un’assenza; di farsi portatori del messaggio che l’Arte, anche laddove ancora embrionale e primitiva, non arretra, non si arrende e non molla, ma procede con coraggio verso la sperimentazione di nuove forme, linguaggi e contaminazioni. Arte (soprattutto nella formazione) che non abdica, ma rivendica fortemente il suo ruolo di collante sociale.

 

Al di là di ogni categorizzazione.

Al di là di ogni dogma.

Al di là di ogni purismo.

Non cedendo di fronte a “così non si può fare”, ma azzardandone altri; magari non esteticamente riusciti, forse inadatti, sbagliati, ingenui, ma proprio per questo vivi. Di quella vitalità di chi rilancia sempre.

Queste gli stimoli cui i nostri allievi hanno risposto compatti e con entusiasmo, sperimentando così come solo la forza dei principianti sa fare e noi li abbiamo guidati, istruiti e accompagnati fin qui.

In questo “qui e ora” dove solitamente ci si saluta al termine di un percorso, con una gioia che è già nostalgia fatta di baci, abbracci, fiori, regali, pizze e applausi.

In questo “qui e ora” così differente quest’anno, perché i saluti coincidono anche con un ritrovarsi, per la prima volta dopo mesi, in presenza di altri corpi. Magari lontani, ammaccati, nascosti, ma presenti.

Un incontro dopo mesi di assenza.

Un respiro comune dopo giorni di microfoni.

Con l’emozione di quel momento specifico, ritrovato dopo una lunga privazione e, proprio per questo, più forte.

Per questo abbiamo scelto di mettere in scena proprio “quel momento lì”, quello dell’incontro, del rivedersi, dell’emozionarsi e far sì che da quel momento nasca la gioia di un’espressione artistica.

La scintilla.

La scintilla del ritrovarsi.

La scintilla della gioia.

La scintilla dell’espressione artistica.

La scintilla che non ha mai smesso di ardere sotto le braci ed è pronta a riappiccare l’incendio.

La scintilla vitale di tutti i nostri allievi che hanno saputo, assieme a noi, raccolto la sfida e trasformato l’ostacolo in opportunità.

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