MILANO, TEATRO FRANCO PARENTI: LA MARIA BRASCA

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Prima nazionale

uno spettacolo di Andrée Ruth Shammah

LA MARIA BRASCA
di Giovanni Testori

con MARINA ROCCO,
Mariella ValentiniLuca SandriFilippo Lai

scene GianmaurizioFercioni
costumi Daniela Verdenelli
luci Oscar Frosio
musiche Fiorenzo Carpi
riallestimento a cura di Albertino Accalai per la scena e Simona Dondoni per i costumi

assistente alla regia Diletta Ferruzzi
pittore scenografo Santino Croci
direttore di scena Mattia Fontana
macchinista costruttore Marco Pirola
macchinista Giulio Cagnazzo
elettricista Gianni Gajardo
fonico Gigi Doronzo
sarta Giulia Leali

scene costruite presso il laboratorio del Teatro Franco Parenti

Si ringrazia PininaCarutti per il suo sguardo colto e profondo

produzione Teatro Franco Parenti / Fondazione Teatro della Toscana


durata: 1 ora e 45 + intervallo

 

Martedì 14 febbraio2023 debutta al Teatro Franco Parenti La Maria Brasca di Giovanni Testori, uno spettacolo di Andrée Ruth Shammah.

In scena,Marina Rocco, nei panni dell’emancipata e sfrontata protagonista, dà vita al testo insieme a Mariella ValentiniLuca Sandri e Filippo Lai,rispettivamenteEnrica, la sorella, Angelo, il cognato e Romeo Camisasca, il giovane amante.

“Ogni qualvolta Giovanni Testori ha scritto per il Teatro ha dato vita a personaggi femminili indimenticabili, come non ne esistono, in genere, nel teatro di prosa.Una di queste figure eccezionali è sicuramente la prima, l’unico personaggio vincente nato dalla penna di Testori, che grida al mondo la potenza della passione, l’amore per la vita vissuta fuori da ogni costrizione, convenzione o compromesso: La Maria Brasca” - così la regista Andrée Ruth Sammah descrive le caratteristiche del personaggio testoriano al centro della storia.

Negli anni Sessanta fu Franca Valeri a farla esistere sul palcoscenico del Piccolo Teatro, diretta da Mario Missiroli.Negli anni seguenti, invece, dalla data del suo debutto al Parenti il 26 ottobre 1992,con la regia di Andrée Ruth Shammah, fu il grande successo di Adriana Asti.

Ora, nelcentenario dalla nascita di Testori - e nella stagione del cinquantesimo del Parentiè necessario un passaggio di testimone per continuare a ricreare sulla scenal’esplosione di energia, divertimento e commozione che porta con sé laBrasca – conclude Shammah.

Dopo essere stata diretta da Andrée Ruth Shammah ne Gl’innamorati di Goldoni,in Ondine di Giraudouxe, più recentemente in Casa di Bamboladi Ibsen, Marina Rocco è l’attrice perfetta per far rivivere questo spettacolo,amatissimo dal suo autore, che, fra innumerevoli recite, venne a prendersi, poco prima di morire, gli ultimi interminabili applausi sul palcoscenico del Franco Parenti.

Adesso più che mai, a trent’anni dalla prima edizione e a ventitré dalla ripresa, Andrée

Ruth Shammah sente la necessità di tornare a questo testo comemonito per il futuro, affascinata dalla volontà della protagonista di non cedere, di difendere tutto ciò che rappresenta la sua vitae ammaliata dal suo coraggio nel parlare di felicità; uno stato d’animo assai raro,solitamente assente nel teatro di Testorie, secondo la regista,anche nella drammaturgia contemporanea.

Il testo si rivela estremamente attuale, in una costante vibrazione trapiacere e turbamento,fino alla conclusione: il dialogo diretto al pubblico, positivo, divertente, come ad esortarlo a vivere le proprie passioni con fiducia e leggerezza.

Le scene sono di GianmaurizioFercioni, tra le più belle disegnate in questi 50 anni dallo storico scenografo e fondatore dell’allora Salon Pier Lombardo.

Le musiche sono di Fiorenzo Carpie i costumi di Daniela Verdenelli.

 

Note di regia

La prima Maria Brasca di Giovanni Testori è stata Franca Valeri nel marzo del 1960.

Trent’anni dopo Adriana Asti ha debuttato come Maria Brasca, con la mia regia, proprio dinanzi a lei. Alla prima di Milano, infatti, erano presenti entrambe. Adriana sul palco e Franca in prima fila.

Adriana è scesa dal palco e nel parlare a Giuseppa, un personaggio presente nella prima messa in scena del 60 ma che - d’accordo con Giovanni Testori - avevo tagliato in questa nuova versione, si è rivolta a Franca. Era un modo per creare un legame, un passaggio di testimone tra le due attrici e le due messe in scena.

Oggi, a distanza di altri trent’anni, questa importante eredità passa a Marina Rocco. Per questo ad aprire lo spettacolo è la voce di Adriana Asti che canta la meravigliosa canzone Quella cosa in Lombardia, musiche di Fiorenzo Carpi e testo di Franco Fortini. Marina, i riccioli biondi, le labbra che si sposano con il timbro di una voce ferma ma tanto tanto attraente, la ascolta, sorride e manda un bacio, segno tangibile di un legame intangibile, proprio come quello di tanti anni prima tra Adriana e Franca.

È molto importante per me il passaggio, la trasmissione, far vivere un testo nella stessa regia che si rinnova. Quando si ha il privilegio di partire da qualcosa che è già stato fatto e poterci dedicare il giusto tempo è possibile dare un senso a quello che per me vuol dire curare uno spettacolo.

Questa traversata è stata resa possibile da dei punti saldi sul nostro cammino, come gli appunti, meticolosi e dettagliati, di Carmela, la sarta di allora, nonna dell’attuale responsabile di sartoria, Simona Dondoni. Nelle mani della nipote, quelle di Carmela sono

state indicazioni fondamentali perché definissimo insieme stoffe, fiorellini ed infiniti dettagli che sono unimportante parte del tutto.

Tante altre riflessioni mi affollano la mente mentre scrivo su questo foglio. Vorrei prendermi un tempo, dopo il debutto, per affrontarle, perché mi sembra che sia contenuto in quei pensieri il mistero e il senso stesso del far teatro.

Per ora, per chi leggerà queste note non è indispensabile lo spessore di questi ricordi, basterà la freschezza dell’interpretazione e l’attualità degli argomenti, che sapranno e dovranno parlare al pubblico come se La Maria Brasca fosse un’opera nata oggi per loro.Ma per chi assisterà allo spettacolo sarà sicuramente piacevole sapere che è nata 30 anni fa per Adriana Asti con Emilio Bonucci, Franco Oppini e Carlina Torta.
Questo spettacolo, in diverse stagioni, ha fatto più di 300 repliche, ma oggi, guardando Marina Rocco interpretare l’incantevole limpidezza dei pensieri di Maria, vibrante di infanzia, di severità sensuale, di quel fascino che la coinvolge senza che lei faccia il minimo sforzo, a me sembra sia nato per avere una nuova, lunga vita.   

Andrée Ruth Shammah

14 febbraio – 5 marzo 2023 | Sala Grande

ORARI
martedì 14 Febbraio h 20:00; mercoledì 15 Febbraio h 19:45; giovedì 16 Febbraio h 21:00; venerdì 17 Febbraio h 19:45; sabato 18 Febbraio h 19:45; domenica 19 Febbraio h 16:15; martedì 21 Febbraio h 20:00; mercoledì 22 Febbraio h 19:45; giovedì 23 Febbraio h 21:00; venerdì 24 Febbraio h 19:45; sabato 25 Febbraio h 19:45; domenica 26 Febbraio h 16:15;martedì 28 Febbraio h 20:00; mercoledì 1° marzo h 19:45; giovedì 2 Marzo h 21:00; venerdì 3 Marzo h 19:45; sabato 4 Marzo h 15:30; sabato 4 Marzo h 19:45; domenica 5 Marzo h 16:15

 

PREZZI

PRIMO SETTORE (file A–I)
intero 38€
SECONDO SETTORE (file L–R)
intero 28€; under26/over65 18€; convenzioni 21€
TERZO SETTORE (file S–ZZ)
intero 18€; under26/over65 18€; convenzioni 18€
Tutti i prezzi non includono i diritti di prevendita.

 

Info e biglietteria

Biglietteria
via Pier Lombardo 14
02 59995206
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